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RASSEGNA STAMPA MUSICALE
Comunicato stampa: La superstar del violino Renaud Capuçon torna all’Unione Musicale con un omaggio a Brahms
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Dopo diciotto anni dalla sua ultima apparizione all’Unione Musicale, mercoledì 14 gennaio torna al Conservatorio di Torino una superstar tra i violinisti francesi: Renaud Capuçon, artista di fama internazionale, amato per il carisma, la profondità espressiva e l’eleganza del suono.
Ad accompagnarlo ci sarà il suo partner musicale prediletto, Guillaume Bellom, tra i pianisti più raffinati della sua generazione.
Nominato Artista dell’Anno 2024 agli International Classical Music Awards, Renaud Capuçon è un musicista dalla straordinaria energia creativa, che traduce in una vasta gamma di attività: realizza oltre 120 concerti all’anno come solista, camerista e direttore d’orchestra, è impegnato nella direzione artistica (del Festival di Pasqua di Aix-en-Provence, Sommets Musicaux de Gstaad, dell’Orchestre de Chambre de Lausanne e dei Rencontres Musicales Festival di Evian) oltre che come mentore di giovani musicisti.
«Il motore di tutto – commenta Capuçon – è l’amore per la musica. È sempre questione di fare musica. Se non suono, dirigo. Se non dirigo, sono seduto alla scrivania a programmare, cosa che faccio anche in aereo, in auto, in treno. Incontro costantemente musicisti e creo connessioni. Sono una persona molto attiva e dormo poco, quindi ho molte ore per esercitarmi e pensare! Fondamentalmente, la mia vita è musica… la mia famiglia e la musica. Questo mi rende felice. […] Anche se faccio molte più cose di vent’anni fa, mi esercito in modo molto più efficiente, uso il mio tempo con molta più cura per essere in piena forma quando mi esibisco».
Renaud Capuçon, con il suo meraviglioso violino Guarneri del Gesù “Panette” del 1737 già appartenuto ad Isaac Stern – strumento dal «suono caldo, inteso, compatto, magnificamente proiettato» (L’Ape Musicale) – affronterà un programma interamente dedicato a Johannes Brahms e alle sue tre Sonate per violino e pianoforte.
Dalla cantabilità luminosa della Sonata in sol maggiore op. 78, alla trasparente serenità dell’op. 100, fino alla tensione drammatica e virtuosistica della Sonata in re minore op. 108, il concerto si presenta come un percorso emotivo coinvolgente e denso di sfumature.
Le tre Sonate per violino e pianoforte, composte tra il 1879 e il 1888, appartengono alla piena maturità di Brahms e riflettono alcune caratteristiche fondamentali della sua poetica, prima fra tutte quel senso intimo, tenero, sentimentale e dolcemente affettuoso del Lied, che è l'elemento base e costante di tutta la produzione del compositore amburghese, dalla cameristica alla sinfonica.
Curiosità — Durante il lockdown del 2020 Renaud Capuçon iniziò a pubblicare quotidianamente sui suoi profili social brevi video musicali, con l’obiettivo di «portare un po’ di musica» e alleviare il senso di isolamento del pubblico. Talvolta il violinista suonava da solo, altre volte era accompagnato dal pianista Guillaume Bellom, che si registrava in anticipo e inviava le tracce a Capuçon.
I video vennero pubblicati quasi ogni giorno per molte settimane e questa esperienza contribuì a consolidare il sodalizio artistico tra i due musicisti: dopo il lockdown Capuçon e Bellom hanno infatti continuato a suonare insieme e, nel marzo 2021, hanno inciso in studio il disco Un violon à Paris, che raccoglie alcuni dei brevi brani condivisi sui social durante quel periodo.
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