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Copenaghen - Danimarca: Giuseppe Albanese
Giovedì 22 febbraio 2024, ore 19.00 - Giuseppe Albanese, pianoforte. In collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen.

Il progetto Suono Italiano gode del contributo del Ministero della Cultura - Direzione Generale Spettacolo.






Programma:
Ludwig van Beethoven (Bonn, 16 dicembre 1770 - Vienna, 26 marzo 1827)
Sonata in do diesis minore op.27 n. 2 “Al chiaro di luna”
Adagio sostenuto - Allegretto - Presto agitato

Sonata in fa minore op.57 “Appassionata"
Allegro assai - Andante con moto - Allegro ma non troppo

Ferruccio Busoni (Empoli, 1º aprile 1866 - Berlino, 27 luglio 1924)
n.2   All’ Italia, in modo napolitano (da 7 Elegien BV 249)
n.4   Turandots frauengemach (da 7 Elegien BV 249)

Franz Liszt (Raiding, 22 ottobre 1811 - Bayreuth, 31 luglio 1886) 
Réminiscences de Norma di Vincenzo Bellini S 394



Biografia:
Tra i più richiesti pianisti della sua generazione, Giuseppe Albanese debutta nel 2014 su etichetta Deutsche Grammophon con un concept album dal titolo "Fantasia", con musiche di Beethoven, Schubert e Schumann. Segue nel 2015 il suo secondo album DG "Après une lecture de Liszt", interamente dedicato a Franz Liszt. Nel marzo 2016 Decca Classics inserisce nel box con l'opera omnia di Bartók in 32 CD la sua registrazione in prima mondiale del brano "Vàltozatok- Variazioni". Di recente pubblicazione i concerti per pianoforte e orchestra n.1 e 2 e "Malédiction" di Liszt per Universal Music. A gennaio 2020 esce il suo terzo CD per Deutsche Grammophon: "Invitation to the dance", ispirato dalle più belle composizioni dedicate alla danza di C.M. von Weber, Delibes, Tchaikovsky, Stravinsky, Debussy e Ravel. Invitato per recital e concerti con orchestra da autorevoli ribalte internazionali quali - tra gli altri - il Metropolitan Museum, la Rockefeller University e la Steinway Hall di New York; l’Auditorium Amijai di Buenos Aires; il Cenart di Mexico City; la Konzerthaus di Berlino; la Laeisz Halle di Amburgo; la Philharmonie di Essen; il Mozarteum di Salisburgo; St. Martin in the Fields e la Steinway Hall di Londra; la Salle Cortot di Parigi; la Filarmonica di San Pietroburgo; la Filharmonia Narodowa di Varsavia; la Filarmonica Slovena di Lubiana; la Gulbenkian di Lisbona. Ha collaborato con direttori del calibro di Christian Arming, John Axelrod, James Conlon, Lawrence Foster, Will Humburg, Dmitri Jurowski, Stanislav Kochanovsky, Julian Kovatchev, Alain Lombard, Nicola Luisotti, Othmar Maga, Henrik Nanasi, Anton Nanut, Tomas Netopil, Daniel Oren, George Pehlivanian, Donato Renzetti, Alexander Sladkowsky, Hubert Soudant, Pinchas Steinberg, Michel Tabachnik, Jeffrey Tate, Jurai Valcuha, Jonathan Webb ecc. Egli è ospite costante di festival internazionali come il Winter Arts Square di Yuri Temirkanov a San Pietroburgo, al Castleton di Lorin Maazel (USA), al Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo e al Festival MITO SettembreMusica Milano e Torino, alla Biennale Musica di Venezia, oltre al Mittlefest, il Tiroler Festspiele di Erl, il Festival di Colmar, En Blanco y Negro di Mexico City, il Festival di Sintra in Portogallo, il Tongyeong Festival (Corea). In Italia ha suonato per tutte le più importanti stagioni concertistiche incluse quelle dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia e della RAI di Torino e in tutti i più importanti teatri. Negli ultimi tempi il Mo Albanese si è distinto per essere stato invitato a suonare in tredici Fondazioni Liriche italiane: il Petruzzelli di Bari, il Comunale di Bologna, il Teatro Lirico di Cagliari, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, il Carlo Felice di Genova, il Teatro San Carlo di Napoli, il Massimo di Palermo, il Teatro dell’Opera di Roma, il Verdi di Trieste, la Fenice di Venezia, l’Arena di Verona. Prima di "Fantasia" e "Après une lecture de Liszt", Albanese ha riscosso singolare successo con il CD monografico con musiche di Debussy pubblicato a gennaio 2012 per il mensile Amadeus in occasione dell’anniversario dei 150 anni della nascita del compositore francese. Il suo CD "1900 – Yearbooks of the 20th Century Piano", dedicato all’anno solare 1900 e contenente musiche di Skrjabin, Szymanovski, MacDowell e la prima esecuzione assoluta delle "Vàltozatok-Variazioni" di Bartók è stato recensito come CD del mese dal mensile Suonare News e 5 stelle sia nel giudizio tecnico che artistico dal mensile Amadeus. Tra i numerosi premi di Giuseppe Albanese si contano nel 1997 il "Premio Venezia" assegnato all’unanimità da una giuria presieduta dal Mo Roman Vlad e il Premio speciale per la miglior esecuzione di musica contemporanea al "Concorso internazionale pianistico Ferruccio Busoni" di Bolzano. Albanese vince nel 2003 il primo premio al "Vendôme Prize" con una giuria prestigiosa composta da Stephen Bishop-Kovachevic, Elisabeth Leonskaja, Elisabeth Söderström e Christa Ludwig e presieduta da Sir Jeffrey Tate con finali a Londra e Lisbona: un evento definito da Le Figaro "il concorso più prestigioso del mondo attuale". Albanese è laureato in Filosofia col massimo dei voti e la lode con dignità di stampa della tesi sull’Estetica di Liszt nelle "Années de Pèlerinage" ed a soli 25 anni è stato docente a contratto di "Metodologia della comunicazione musicale" presso l’Università di Messina. In seguito è stato docente universitario e professore al "Conservatorio Gioacchino Rossini" di Pesaro e al "Conservatorio Giuseppe Tartini" di Trieste. Attualmente è docente di pianoforte principale al "Conservatorio Bruno Maderna" di Cesena.

Giovedì 22 febbraio 2024, ore 19.00
Istituto Italiano di Cultura, Copenaghen - Danimarca


Dati ente organizzatore
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