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Roma: Il pianista Giovanni Bellucci in concerto: in viaggio con Franz Liszt
Venerdì 31 marzo 2023, ore 21.00 - “Premio Liszt alla carriera”, un’onorificenza conferita dalla Ferenc Liszt International Society, il pianista Giovanni Bellucci torna ad esibirsi a Roma per rievocare l’arte del compositore e virtuoso ungherese, figura fondamentale del repertorio pianistico ottocentesco, attraverso un intenso programma di recital intitolato “i viaggi di Liszt, tra Mito e Leggenda, tra Nostalgia e Ricordo, tra Amore e Morte”.

L’evento,organizzato dall’Aimart - Accademia Internazionale di Musica e Arte in collaborazione con il Conservatorio “Santa Cecilia”. L’ingresso sarà gratuito ad inviti: per le prenotazioni si dovrà contattare telefonicamente l’Aimart al numero 06 6880 5439, oppure via email all’indirizzo info@aimart.it.

Prima di scalare di slancio le vette dei grandi concorsi internazionali - vincitore a Parigi, a Praga, a Bruxelles, a Monte-Carlo – e di affermarsi oggi, secondo la rivista britannica Gramophone, come “un artista destinato a continuare la grande tradizione italiana, storicamente rappresentata da Busoni, Zecchi, Michelangeli, Ciani, Pollini”, Giovanni Bellucci ha compiuto i suoi primi studi pianistici diplomandosi con lode e menzione d’onore proprio presso il Conservatorio “Santa Cecilia” sotto la guida del Maestro Franco Medori, pianista e docente di altissimo livello, purtroppo recentemente scomparso. Alla sua memoria il concerto verrà idealmente dedicato. Bellucci, che ha appena affrontato con successo l'entusiasmante sfida di eseguire in concerto e registrare in disco le 32 sonate per pianoforte, i 5 concerti per pianoforte e orchestra e le 9 sinfonie di Beethoven (queste ultime, trascritte al pianoforte da Liszt, sono state appena pubblicate in un cofanetto di 5 CD edito dalla Brilliant Classics), dichiara: “Franz Liszt, secondo autorevoli pareri come quello del musicologo Sergio Sablich, è stato uno dei fenomeni più affascinanti e complessi della storia della musica: tanto imponente da essere elevato a mito prima ancora di venir ratificato dalla storia. Secondo me Liszt è un metafisico perché si cura dell’apparenza senza distinguerla dalla sostanza. Ogni sua trovata strumentale – ogni sua innovazione timbrica - apre una nuova via di accesso a quell’idea musicale astratta che viene spesso sacrificata dagli interpreti sull’altare della resa calligrafica del testo.” Reduce dai successi ottenuti a Trieste, a Fiume (oggi Rijeka, Croazia) e a Firenze (“fortunati coloro che hanno il privilegio di sentire dal vivo il grande pianista”, ha recentemente scritto il musicologo Enzo Fantin a proposito di uno dei recitals di Bellucci) e in procinto di recarsi a Parigi per eseguire il Concerto “Imperatore” di Beethoven presso la prestigiosa Salle Gaveau (14 aprile), Giovanni Bellucci proporrà al pubblico romano le seguenti opere di Liszt: Fantasia e Fuga sul nome B-A-C-H, Leggenda di San Francesco di Paola che cammina sulle onde, Après une lecture de Dante (dal ciclo “Années de pèlerinage, Deuxième année, Italie”), Le mal du pays - Nostalgia del paese natale (dal ciclo “Années de pèlerinage, Première année, Suisse”), Rapsodia Ungherese n.12, Isoldens Liebestod - Morte d’amore di Isotta (trascrizione tratta dal dramma musicale Tristano e Isotta di Richard Wagner), Liebestraum - Sogno d’amore: Notturno n.3, Parafrasi sulla Marcia nuziale (tratta dalle musiche di scena per il “Sogno di una notte di mezza estate” di Felix Mendelssohn).
Venerdì 31 marzo 2023, ore 21.00
Sala Accademica del Conservatorio di S. Cecilia, via dei Greci 18, Roma