CIDIM



Milano: Educational Speciale Scuole 2015-2016 - con il sostegno del CIDIM
Lunedì 14 marzo 2016, ore 10.30 - CONCERTO con LA BIG BAND di PAOLO TOMELLERI L’influenza della seconda guerra mondiale nella musica Jazz
Età consigliata: 11/18 anni, Durata: 70 min. ca.
Big Band Jazz – Direttore: Paolo Tomelleri
La Big Band Jazz di Paolo Tomelleri si esibirà in originali versioni di celebri brani con lo scopo di avvicinare i più giovani alla conoscenza del Jazz, genere musicale contemporaneo, di cui l'improvvisazione costituisce la caratteristica fondamentale. Nato nei primi anni del XX secolo nelle comunità afroamericane del sud degli Stati Uniti, è frutto di una confluenza di tradizioni musicali africane ed europee. È un genere che si contraddistingue per l’unicità del suo ritmo swing, la poliritmia ed il tono malinconico dell'uso delle blue note. Lo swing è un genere musicale jazz nato negli Stati Uniti intorno agli anni venti che si contraddistingue per l’unicità del suo ritmo “dondolante” o “saltellante”, come suggerisce il nome inglese. Un ritmo capace di esprimere quella spensieratezza difficile da provare nel clima di annichilimento e disperazione della Seconda Guerra Mondiale. Durante questi anni il jazz, genere tradizionalmente considerato “colto”, si diffuse rapidamente conquistando il popolo. La Seconda Guerra Mondiale e la musica jazz vissero una forte e reciproca influenza: se da un lato quest’ultima contribuì a sostenere i soldati impegnati sul fronte, confortando i loro cari rimasti in patria e fornendogli una via di fuga immaginaria dagli orrori compiuti, dall’altro la guerra influì negativamente sul genere musicale. Nel 1942, la Federazione Americana dei Musicisti impose un divieto di registrazione agli artisti (conosciuto come Recording Ban), almeno fino a quando le case discografiche non si fossero impegnate nel pagamento dei diritti d'autore per le canzoni suonate alla radio e nei juke-box. Questo divieto limitò un nuovo genere musicale astratto e ribelle: il bepop, caratterizzato da tempi molto veloci, dissonanze armoniche ed improvvisazione che il sassofonista Charlie Parker e il trombettista Dizzy Gillespie stavano sviluppando. Il Terzo Reich aveva bandito il jazz come “musica degenerata”, ma nonostante questo continuava ad essere ascoltata dovunque. La rivista americana "Down Beat" pubblicò queste parole "I musicisti oggi, non sono soltanto suonatori di jazz, loro sono i soldati della musica. Non fu un caso infatti se molti musicisti jazz sentirono l’esigenza di arruolarsi volontariamente mentre molti altri quella di portare i loro concerti negli Stati Uniti e all’estero con l’obiettivo di diffondere i valori americani nel mondo.
Lunedì 14 marzo 2016, ore 10.30
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, Largo Gustav Mahler, angolo C.so San Gottardo, Milano - Italia


Dati ente organizzatore
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