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Napoli: 300 Scarlatti
Martedì 29 aprile 2025, ore 18.00 - La Gloria di Primavera, Serenata a 5 voci e Orchestra. Jiayu Jin e Martina Licari, soprani - Brunello Chiara, contralto - Luca Cervoni, tenore - Arcilesi Antonino, basso - Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori italiani - Ignazio Schifani, direttore. 

Inaugurazione della rassegna dedicata ad Alessandro Scarlatti. Nel 2025 si celebrano i 300 anni dalla morte di Alessandro Scarlatti (1660-1725), uno dei più importanti compositori dell’epoca barocca. Scarlatti diede un contributo fondamentale alla evoluzione del linguaggio musicale. La sua immensa produzione lo pone come punto di riferimento in tutti i principali generi dell’epoca barocca, dalla cantata alla serenata, dal melodramma all’oratorio, fino alla musica strumentale. Il ruolo che Alessandro Scarlatti ebbe per lunghi anni come Maestro della Cappella Vicereale di Napoli (per altro documentato anche nell’archivio storico della Fondazione Banco di Napoli) gli consentì di esercitare una fortissima influenza sull’ambiente musicale napoletano contribuendo a forgiare uno stile che sarebbe poi stato punto di riferimento in tutta Europa.

La Serenata a 5 voci La Gloria di Primavera, composta nel 1716 per la nascita dell’Arciduca Leopoldo d’Asburgo, che verrà eseguita dall’Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori italiani diretta da Ignazio Schifani. L'opera fu rappresentata per la prima volta a Napoli, al Palazzo Carafa della Spina, il 19 maggio 1716. Una via di mezzo tra una cantata e un melodramma, le serenate erano lavori dal carattere “amoroso” o “celebrativo” legate a circostanze occasionali e raramente replicate. Tuttavia, La Gloria di Primavera fu replicata tre volte, come scrive la Gazzetta di Napoli il 26 maggio 1716, “quale riuscì al sommo ammirabile sì per la rara architettura del teatro, come per la vaghezza degli abiti de’ virtuosi ed eccellenza della musica, essendosi replicata il giorno appresso, come anche nel sabato”. Fu rappresentata con sontuose scene e costumi di Christoforo Schor, citato nel libretto e nell’incisione di Giuseppe Maliar, dalla quale desumiamo inoltre di una azione scenica ricca e impreziosita da effetti. La scrittura è molto ricca, spesso impreziosita da strumenti concertati e prevede un organico di 2 trombe, 1 flauto, 4 oboi (divisi tra concertino e concerto grosso), fagotti, archi e basso continuo.
Martedì 29 aprile 2025, ore 18.00
Sala Scarlatti - Conservatorio San Pietro a Majella, Napoli - Italia


Dati ente organizzatore
INDIRIZZO: piazza dei Martiri 58 - 80121 - Napoli - NA - Italia
TELEFONO: +39 081 406011