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Bologna: EXITIME 2024 Agli infiniti possibili (da Luigi Nono all’Intelligenza Artificiale)
Giovedì 23 maggio 2024, ore 18.00 - Spazio inverso incontro con Paolo Perezzani - ore 20.30 PER L’ASCOLTO (con Luigi Nono) Carta bianca a Paolo Perezzani Livia Rado soprano Clara La Licata mezzosoprano FontanaMIX ensemble Francesco La Licata direttore musiche di Vincenzo Bellini / Helmut Lachenmann / Marco Momi / Luigi Nono/ Paolo Perezzani / Salvatore Sciarrino

Federico Incardona
Mehr Licht! per voce e strumenti (1989)
Salvatore Sciarrino Vagabonde blu per fisarmonica (1998)
Luigi Nono frammento da “Quando stanno morendo. Diario polacco n. 2” per contralto (1982)
Vincenzo Bellini Dolente immagine per voce sola
Marco Momi Iconica per ensemble (2007)
Helmut Lachenmann Hänschen klein e Schattentanz da “Ein Kinderspiel” per pianoforte (1980)
Paolo Perezzani Se da lontano… (omaggio a Luigi Nono) per voce e ensemble (2024) prima esecuzione assoluta opera commissionata da FontanaMIX ensemble

La musica accade ogni volta che il suo “corpo sonoro”, arrivando a toccarci, trova finalmente l’occasione di manifestarsi. Solo così, ascoltandola (facendola esistere) è infatti possibile entrare in risonanza con quel suo “dire” che, pur non riducibile a significato – o proprio per questo suo irriducibile eccesso di senso – ci attrae, ci emoziona e ci trascina. Verso dove? Per me è andata così: proprio l’esperienza del lasciarmi toccare dalla musica, a un certo punto ha fatto crescere il desiderio, o il bisogno, di esprimere e rilanciare quelle emozioni, cercando di creare anch’io altre occasioni affinché l’alterità (o la lontananza…) di quel “dire” potesse ancora una volta darsi, prendere forma, aprendosi così a inaugurare e attivare altri ascolti. È muovendo da qui che, accogliendo la proposta di Francesco La Licata di progettare insieme il programma del concerto che avrebbe accolto anche una mia prima esecuzione, ho pensato che l’intera serata potesse assumere non solo il carattere dell’omaggio a Luigi Nono (già presente nelle intenzioni e nel titolo stesso del mio nuovo lavoro) ma anche il senso di una sorta di omaggio rivolto all’ascolto stesso (e all’auspicio di continuare a “udirci l’un l’altro”, ci sussurrerebbe Hölderlin), e della gratitudine nei confronti dei tanti ascolti verso i quali anche questa mia nuova composizione rappresenta una sorta di risposta o rilancio, in ogni caso di saluto riconoscente. Tra le tante musiche del passato che sento ancora attivamente presenti nel mio fare, mi sono limitato a proporre solo alcuni lavori degli ultimi decenni del secolo scorso, salvo una sola presenza proveniente da un passato più lontano: quello di Bellini, la cui scrittura vocale è stata diverse volte ricordata e… omaggiata da Luigi Nono (è questo il senso dell’esecuzione di una sua aria da camera accanto a quella di una pagina di Nono tratta da Quando stanno morendo. Diario polacco n. 2). Ecco dunque la proposta di composizioni anche di Sciarrino, Lachenmann, Incardona, Momi: impossibile qui addentrarsi in motivazioni, distinzioni, vicinanze, debiti, apporti… Ma almeno questo credo di potere dire: per me il contatto con questi compositori ha rappresentato soprattutto l’incontro con modi di pensare la musica, il suono e l’ascolto che credo abbiano inciso in maniera decisiva sugli sviluppi della musica più recente, e in ogni caso sul senso stesso del mio agire compositivo nel e per l’ascolto. Accanto a questi musicisti ho poi suggerito di inserire anche una composizione di Marco Momi, non solo per la rilevanza del lavoro di un musicista di una generazione successiva alla mia che apprezzo, ma anche per segnalare la necessità di rimanere in ascolto e in dialogo attivo con l’a-venire stesso di ciò che nasce, portando anche così un piccolo contribuito affinché il nuovo continui a nascere e a stupirci. D’altra parte, e per concludere ritornando ancora a Luigi Nono, è proprio al compositore veneziano che un’intera generazione, compreso me stesso, deve l’opportunità di avere potuto portare all’ascolto (portare a esistere) le proprie prime prove compositive, grazie a quel suo atto di creatività (nella e per la Polis), e al tempo stesso di apertura e generosità verso i giovani compositori, che fu l’invenzione e la realizzazione delle due straordinarie edizioni di “Venezia Opera Prima”. Buon ascolto. Paolo Perezzani
Giovedì 23 maggio 2024, ore 18.00
ex Chiesa di San Mattia, Bologna


Dati ente organizzatore
INDIRIZZO: 40100 - Bologna - BO - Italia