CIDIM



Udine: OFM Orchestra Femminile del Mediterraneo, De Angelis e Pagano - Accademia di Studi Pianistici “Antonio Ricci”
Venerdì 01 dicembre 2023, ore 18.00 - Orchestra Femminile del Mediterraneo - Antonella De Angelis, direttore con Ettore Pagano, violoncello. Appuntamento nel quadro del progetto “Giovani talenti musicali nel mondo”.

Il progetto “Giovani talenti musicali italiani nel mondo”, che nasce dalla sinergia fra l’Accademia Chigiana, la Fondazione Accademia Internazionale 'Incontri col Maestro' di Imola e il CIDIM Comitato Nazionale Italiano Musica favorisce l’ingresso nel mondo musicale nazionale e internazionale dei migliori giovani talenti italiani. Il progetto, di carattere internazionale, ha una sua articolazione nazionale grazie alla rete dei Soci CIDIM.






Programma:
“COMPOSITRICI E COMPOSITORI A CONFRONTO” Divulgare un repertorio di genere che riguarda quelle compositrici di pregio, non ancora conosciute, affiancato ad un repertorio non solo di tradizione, ma anche innovativo, affinché dal confronto nasca una nuova consapevolezza culturale. Tale progetto musicale abbraccia pienamente alcuni obiettivi dell'Agenda 2030, un programma d'azione sottoscritto dall'ONU in cui si richiede di: “Adottare e rafforzare politiche concrete... per la promozione dell'eguaglianza di genere e l'empowerment, ossia la forza, l'autostima, la consapevolezza, di tutte le donne, bambine e ragazze a tutti i livelli” (Obiettivo 5-5c).

MARIANNA MARTINES (Vienna 1744 – Vienna 1812)
Ouverture in Do magg per 2 oboi, 2 corni e archi
Allegro con spirito - Andante ma non troppo - Allegro spiritoso
Cantante, pianista e compositrice austriaca del periodo classico, visse presso la corte austriaca. Deve la sua educazione musicale al poeta librettista Metastasio che vide subito in lei il precoce talento. Prese lezioni di tastiera da Haydn, lezioni di canto da Nicola Porpora e lezioni di composizione da Johann Adolf Hasse e il compositore della corte imperiale Giuseppe Bonno. Anche se era una musicista molto attiva e apprezzata, non cercò mai di ottenere un incarico di lavoro; sarebbe stato sconveniente per una donna della sua classe sociale cercare questo tipo di impiego.

JOSEPH HAYDN (Rohrau 1732 – Vienna 1809)
Concerto n. 1 in Do maggiore per violoncello ed orchestra (1765)
Moderato – Adagio - Allegro molto
Considerato il padre della sonata classica, della sinfonia e del quartetto, anche nel concerto solistico si può cogliere l'evoluzione del suo linguaggio musicale e individuare, soprattutto negli ultimi concerti, alcuni caratteri tipici del suo stile, come l'immediatezza plastica dei temi, la ricerca di arditi contrasti armonici e timbrici, la grande carica comunicativa, introducendo tutte le innovazioni di scrittura strumentale della "scuola di Mannheim", come l'uso del crescendo e del diminuendo e tecniche esecutive come il tremolo e il pizzicato. Haydn compose due concerti per violoncello - strumento che fino a quel periodo era piuttosto trascurato come solista.

GRAZYNA BACEWICZ (1909 Łódź, Polonia - 1969 Varsavia)
Concerto per orchestra d'archi (1948)
Allegro - Andante - Vivo
Eccellente pianista, violinista e compositrice polacca, si formò al Conservatorio di Varsavia, a Parigi con Nadia Boulanger per la composizione e con André Touret e Carl Flesch per il violino. Prima compositrice polacca a raggiungere una statura nazionale e internazionale, vinse il Secondo Premio al prestigioso Concorso Chopin per Compositori, Premio musicale della Città di Varsavia per il suo lavoro di compositrice, virtuosa, organizzatrice e insegnante. Negli anni '30 fu la prima violinista dell'Orchestra della Radio Polacca. Nel 1950 il suo Concerto per orchestra d'archi vinse il Premio Nazionale. Quest'opera, scritta nella tradizione delle serenate e delle suite barocche, contiene prestiti dal concerto grosso barocco, elementi di stile concertante e figurazioni ripetute in stile barocco. La melodia dell'Allegro di apertura mostra un interessante profilo oscillante: è “legata” a un punto fisso a cui ritorna costantemente. I temi sono derivati l'uno dall'altro; il secondo tema di questa "forma sonata-allegro" non è dolce e cantato in qualità (come previsto in questa forma), ma ritmico, con un forte slancio dinamico. Il lento Andante imposta una melodia espressiva su uno sfondo sublime e scintillante. Il Concerto si chiude con un finale esuberante caratterizzato da ritmi incrociati, giochi di brevi motivi, improvvisi giri armonici e incisivi profili ritmici. Esso imane uno dei preferiti dalle orchestre da camera polacche e sarebbe bello ascoltarlo più spesso

ARVO PÄRT (Paide, Estonia 1935)
Fratres per violoncello, archi e percussioni (1977/1995)
Compositore estone, inizia gli studi musicali al Conservatorio di Tallin e, nonostante le limitazioni imposte dal regime sovietico, entra in contatto con le esperienze dell’avanguardia mutuando da esse l’utilizzo dei procedimenti seriali. L’ispirazione religiosa di alcune sue composizioni e la ricerca di nuove suggestioni lo conducono ad approfondire lo studio della musica medievale, rinascimentale e del canto gregoriano. Il risultato di tale ricerca si può apprezzare in alcuni lavori tra cui Fratres (1977; presentato in numerose versioni), grande esempio di musica minimalista, una serie ipnotizzante di variazioni su un tema di sei battute che combina attività frenetica e calma sublime, dove l'istante e l'eternità si cofrontano incessantemente.

GIOVANNI SOLLIMA (Palermo 1962)
Aquilarco 1: Preludio per violoncello, archi e percussioni
Un vero virtuoso del violoncello e un compositore fuori dal comune che comunica attraverso una musica unica nel suo genere dai ritmi mediterranei, con una vena melodica tipicamente italiana, ma che nel contempo riesce a raccogliere tutte le epoche, dal barocco al “metal”. Scrive soprattutto per il violoncello. Aquilarco “è il nome di uno strumento – spiega Sollima – creato da un aquilone che fa vibrare un archetto di violoncello, e che suono in uno dei brani. Volevo narrare la storia di un volo, accumulando nella mia mente oggetti e idee aero dinamiche. Pensavo al matematico vittoriano Charles H. Hinton, che sviluppò un’affascinante teoria della quarte dimensione. Pensavo alla voce di Bob e alle parole di Chris, che gravitavano oltre il significato, come una trottola che crea un vortice fra musica e voce. E ho pensato alla mia terra, la Sicilia, un antico porto per navigatori inquieti”.

Biografie:
Ettore Pagano, nato a Roma nel 2003, ha iniziato lo studio del violoncello a nove anni.Allievo dell’Accademia Chigiana sotto la guida di Antonio Meneses e David Geringas, ha frequentato la Pavia Cello Academy con Enrico Dindo e l’Accademia W.Stauffer di Cremona. Ha terminato il corso di Laurea triennale al Conservatorio di S.Cecilia a Roma laureandosi con il massimo dei voti, lode e menzione. Dal 2013 ad oggi gli è stato assegnato il primo premio assoluto in oltre 40 concorsi nazionali e internazionali. In particolare, nel 2017 ha ottenuto dalla New York International Artist Association una borsa di studio e un concerto premio alla prestigiosa Carnegie Hall; nel 2019 ha vinto il Primo premio al Concorso "Giovani musicisti” promosso dalla Filarmonica della Scala; nel corso del 2020 ha conseguito il Primo premio al Concorso “J.Brahms” di Portschach; è stato il più giovane dei finalisti del Concorso “Janigro” di Zagabria; ha vinto il “A.Kull Cello Competition” di Graz. Il più recente riconoscimento internazionale che arricchisce il suo già cospicuo palmares di vittorie è il primo premio al prestigioso Khachaturian Cello Competition svoltosi nel giugno 2022 a Yerevan. E’ stato già invitato a suonare in recital su importanti ribalte internazionali a Parigi, in Germania (Berlino, Amburgo, Halle, Kiel), Austria, Stati Uniti d’America; e come solista con la Croatian Radiotelevision Symphony Orchestra, la Graz Philharmonic, la lituana Klaipeda Chamber Orchestra, la Young Musicians European Orchestra, l’Armenian State Symphony Orchestra.Nel corso del 2022-23 sono in calendario inviti in primarie società concertistiche italiane ed istituzioni orchestrali con impegni confermati - tra gli altri - a Torino, Milano, Genova, Verona, Venezia, Trieste, Bologna, Ancona, Roma, Napoli, Palermo, Cagliari, ecc.

L'Orchestra Femminile Del Mediterraneo è una compagine interculturale che nasce come spazio privilegiato in cui artiste di varie nazionalità condividono l'arte divulgando obiettivi quali la Pace, la Cultura e l’Educazione. La scelta di richiamare il Mediterraneo è dettata dal desiderio di sottolineare l'estrema diversità culturale del bacino in cui vi sono Paesi che ancora non riconoscono pari dignità alle donne e la possibilità di esprimere liberamente i propri talenti. L'orchestra si esibisce in prestigiose società dei concerti, è chiamata in grandi eventi e oltre al repertorio classico mette in atto particolari connubi musicali. Collabora con Danilo Rea, Alessandro Quarta, Domenico Nordio, il sopranista Angelo Giordano, Laura Marzadori Primo violino di Spalla dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, Pervin Chakar “Miglior voce della Turchia 2012. Ha curato produzioni di teatro musicali innovative quali "Ad Auschwitz c'era un'orchestra femminile", "Rosamara-Storie di donne migranti" e "Snaturate-Storie di donne in manicomio", in cui l'orchestra incarna un vero e proprio soggetto teatrale. Le pièce di teatro musicale hanno avuto grande risonanza nazionale in diversi teatri italiani e rilievo nelle maggiori testate televisive nazionali. Nel 2022 l'OFM è stata invitata nel prestigioso Festival Stradivari di Cremona.

Antonella De Angelis fondatrice dell'OFM, è ritenuta “fra i più interessanti direttori della sua generazione” dal Maestro Donato Renzetti col quale ha studiato direzione d’orchestra conseguendo il diploma con il massimo dei voti. Insignita della Menzione di Merito da Lior Shambadal (Direttore stabile dei Berliner Symphoniker) per la direzione delle sinfonie di Beethoven. La Principessa Wijidan Al- Hashemi, Ambasciatore di Giordania, le ha conferito un prestigioso riconoscimento “Ai sensi della più alta considerazione”. E’ stata insignita di numerosi riconoscimenti: Medaglia d'oro Premio Suffoletta XXIII edizione 2016, Premio Savinella 2016 Soroptimist International e il Ciattè d’Oro, la più alta benemerenza della Città di Pescara. Tra le poche direttrici donne italiane si contraddistingue per il talento e l'originalità, ha diretto numerose orchestre sinfoniche tra cui la Filarmonia Veneta, l'Orchestra Sinfonica di Pescara, la Grande Orchestra Sinfonica P.J. Tchaikowsky, l’Orchestra Sinfonica di Pleven, l'Orchestra Benedetto Marcello, la Sinfonica Abruzzese, la Scarborough Philharmonic Orchestra di Toronto e l’Orchestra Nazionale SGI, composta da musicisti provenienti da importanti istituzioni quali La Scala di Milano, la Royal Academy di Londra, l’Accademia di Santa Cecilia di Roma, Rai di Torino e l’Opera di Roma. Nel 2012, nella Chiesa del Gesù a Roma, ha diretto il Requiem di Mozart con il soprano Chiara Taigi e il mezzo soprano Anna Malavasi, davanti alle massime cariche del Governo, ricevendo ottime critiche musicali sui principali quotidiani nazionali. Dal 2019 è Direttore Artistico degli Amici della Musica di Campobasso.

Circolazione musicale in Italia gode del contributo del Ministero della Cultura - Direzione Generale  Spettacolo.
Venerdì 01 dicembre 2023, ore 18.00
Teatro Nuovo Giovanni da Udine, Udine - Italia


Dati ente organizzatore
INDIRIZZO: via Licinio 12 - 33100 - Udine - UD - Italia
CELL: +39 338 6648129