- CHI SIAMO
- ATTIVITA'
- BANCHE DATI
- NEWS & INFO
- CIDIM
- Soci
- Musica in rete
- Vincitori di concorsi
- Selezioni e audizioni
- Prime assolute
- Dal vivo in Italia
- Dal vivo nel mondo
- Convegni / Incontri
- Festival e stagioni concertistiche in Italia
- Radio e televisione
- Nuove incisioni, DVD
- Libri e partiture
- Periodici
- Corsi
- Concorsi
- Formazione di base e di nuovo pubblico
- Comunicati e
Rassegna stampa - In Italia e dal mondo
- Festival e stagioni concertistiche nel mondo
- COMMUNITY
“Demo-cracy” . ovvero follia o democrazia?
SOTTOTITOLO:
Opera da camera per attrice, soprano, ensemble, elettronica e video
NOMI LEGATI ALL'OPERA:
Angela Carla Magnan - compositore e autore testo
Carla Rebora - compositore e autore testo Roberta Vacca - compositore e autore testo Centro Musica Contemporanea - ente organizzatore Edizioni Sconfinarte - ente organizzatore
ORGANICO:
attrice, soprano, flauti, clarinetti, violino, violoncello, chitarra, percussioni, elettronica e video
ANNO:
2012
FORME:
Opera da camera
PRESENTAZIONE:
Demo-crazy, ovvero i diritti della follia o la follia della democrazia?
In questa riflessione ed in questo gioco di parole è racchiusa la costruzione del nostro lavoro, un puzzle i cui singoli pezzi contribuiscono ora ad una visione unitaria del soggetto (La vita umana non è altro che un gioco della Follia?), ora lanciano singoli messaggi, quasi spot pubblicitari, perfettamente integrati nella nostra quotidianità. Il progetto ha per filo conduttore parti dell’ ”Elogio alla pazzia” di Erasmo da Rotterdam, nuovamente tradotte, rielaborate e rimontate ai fini di quest’opera di teatro musicale da camera. L’“Elogio alla pazzia” sviluppa una satira aspra e pungente contro gli usi monastici e feudali, contro il sapere rozzo, l’ignoranza e le superstizioni, che ancora perfettamente si adatta alla nostra realtà. Ed ancora una volta la Pazzia, in prima persona e con scanzonata disinvoltura, si occupa d’ogni aspetto della vita sociale, tessendo le lodi della politica e della globalizzazione, della società civile, delle guerre dimenticate, delle violenze ma anche dei creduloni che credono ai maghi della televisione, ai reality show, alla realizzazione della vita diventando una velina. Sono tante le chiacchiere dei mortali sul conto mio e io conosco bene quanto sia malfamata la pazzia anche tra gli individui più pazzi; eppure il fatto sta che io, proprio io sola, rallegro con il mio divino potere gli dèi e gli uomini. Niente le sfugge delle miserie umane, creando situazioni al limite del tragicomico, se non fossero tremendamente reali, che danno spunto alla scenografia video e a messaggi non troppo subliminali. Una pazzia, in fondo, anche il nostro stesso lavoro, pensato da tre teste e scritto a sei mani, con pretese per giunta di unitarietà e bellezza. Ma in fondo le idee migliori non vengono dalla ragione, ma da una lucida, visionaria follia. La forma del lavoro è modulare. Contribuisce alla compattezza l’interruzione, di tanto in tanto, del continuum lineare dell’opera un momento di frattura e sospensione nella forma del ritornello, durante il quale una breve parte del testo – composta prevalentemente di domande senza risposta – si ripete mai uguale a se stessa, ma sempre perfettamente riconoscibile dal punto di vista narrativo. E per finire… se credete che qualche affermazione sia frutto d’eccessiva sfrontatezza e loquacità, considerate che ha parlato la pazzia, e una femmina per giunta.
|
Esecuzioni
Esecuzione dal vivo
.
Prima esecuzione assoluta
Interpreti:
Maria Antonietta Centoducati (attrice), Maria Elena Romanazzi (soprano), New Made Ensemble (ensemble), Alessandro Calcagnile (direttore), Alberto Clemenzi (video)
Data:
12 11 2012
Luogo:
Sala Piccola - Teatro dal Verme, Milano, MI - Italia
Emittente o ente organizzatore:
Centro Musica Contemporanea
|
Edizioni a stampa
|
Partitura
Editore:
Edizioni Sconfinarte, Rovato
|