INTERVISTE



#tempocalmo: 5 domande a musicisti in tempo di coronavirus: Fulvio Fiorio
Fulvio Fiorio, flautista
1 - Come passa il suo tempo e di cosa si sta occupando sul piano musicale?
Trascorro le giornate facendo in primis lezioni online agli allievi (dalle 3 alle 5 ore giornaliere, non è proprio il massimo, soprattutto per la salute). Studio, cerco nuovi repertori per le più disparate formazioni cameristiche. Sto ultimando un piccolo vademecum di esercizi quotidiani del flautista e Cinque Capricci per flauto solo. Ascolto registrazioni più o meno recenti, spesso vecchi dischi in vinile.
2 - Ha proposto sue esecuzioni in streaming?
Non ho attrezzature valide per farne, mi sono limitato alle registrazioni degli studi e brani da poter dare ai miei allievi.
3 – Terminata l’emergenza COVID - 19 a suo avviso il modo di fruire la musica dal vivo sarà lo stesso o ripensato?
Sicuramente ci saranno dei cambiamenti. Tuttavia penso che il pubblico abbia la necessità di poter godere dello spettacolo dal vivo, in primis noi esecutori, non posso pensare che si preferisca uno schermo alle emozioni e alle vibrazioni reciproche tra musicista e ascoltatore.
4 - Quale futuro lavorativo si prospetta per il settore e soprattutto i giovani interpreti dopo la pandemia?
Questi mesi sono stati davvero difficili ed estenuanti per tutti. Penso che chi è riuscito a mantenere un ritmo di studio alto (mi riferisco soprattutto ai giovani) ne trarrà sicuramente dei vantaggi. Oggi più di prima non si può stare ad aspettare e basta con le mani in mano la "famosa" chiamata, bisogna allargare le proprie vedute i propri orizzonti e diventare anche imprenditori di se stessi, questo riguarda tutti noi.
5 – Vuole rivolgere un pensiero/appello al pubblico dei concerti?
Al publico, chiedo di non abbandonare le sale, i teatri, le arene, ansi di essere pronti, presto i festival, le rassegne concertistiche e la cultura in generale riprenderà il suo posto. Nessuno può farne a meno, un popolo senza arte e cultura è destinato a morire. Ai musicisti diplomati e diplomandi, non rinunciate mai ai vostri ideali, un proverbio cinese dice “puntate in alto per cogliere il centro". Un caro saluto a tutti.

© Cidim

Condividi su: