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Lachrimae or Seaven Tears Vol. 2 – for Guitar Duo | J. Dowland ( Semper Dowland Semper Dolens, Sir Henry Umpton’s Funeral, Mr. John Langton’s Pavan, The King of Denmark’s Galliard, The Earl of Essex Galliard, Sir John Souch his Galliard, Mr. Henry Noel his Galliard ) Trascrizione, Revisione ed Editing a cura di Carmelo Imbesi , Carmen Zangarà ISMN 979-0-2162-1887-0, Da Vinci Publishing 2022 Shop € 20,70 Descrizione: Pubblicata a Londra nel 1604, Lachrimae or Seven Teares figured in seaven passionate pavans, with divers other pavans, galliards, and allemands, set forth for the lute, viols, or violons, in five parts è considerata fra le opere più importanti realizzate per consort strumentale dal compositore inglese John Dowland.L'opera nasce come raccolta di sette Pavane ispirate, come lo stesso John Dowland suggerisce nella prefazione, alle lacrime generate dai diversi stati dell' animo umano ( Tristes, Amantis, Varae, Gementes, Coacte) per completarsi con ulteriori quattordici arrangiamenti per consort, di opere già composte in precedenza dall'autore. Apre il ciclo di questo secondo volume Semper Dowland Sempre Dolens, considerata fra le migliori composizioni realizzate da Dowland e a cui l'autore è particolarmente legato, lo dimostra la posizione di rilievo all'interno della raccolta e il titolo stesso. Dowland, amava definirsi “infelice inglese”e la sua figura malinconica e irrequieta, caratterizzata da una vita enigmatica ed errabonda, si manifesta autobiograficamente nel titolo Semper Dowland Semper Dolens giocando sull’assonanza del proprio nome con la parola dolens e dichiarando così il suo costante status di intimo dolore. L'opera ha ricevuto diverse stesure e rielaborazioni dallo stesso Dowland.Nasce inizialmente per liuto solo e la prima stesura risale al 1600. Nel 1605 è presente nella raccolta Lachrimae or Seaven Tears nella sua versione per mixed consort. La trascrizione qui presentata rielabora i diversi testimoni al fine di offrirne una lettura rappresentativa delle diverse idee musicali offerte nelle varie versioni. Le trascrizioni delle restanti opere, invece, si attengono alla loro versione per consort. La struttura delle trascrizioni è concepita attraverso una distribuzione delle parti bilanciata fra le due chitarre che rispetti i movimenti delle voci così come riportato nell'opera di Dowland e ne ottimizzi la scrittura solo in alcuni momenti, per esigenze di carattere strumentale. È prassi che le opere di John Dowland vengano trascritte sulla Chitarra utilizzando l'accordatura tipica del liuto con la terza corda in Fa#. In alcuni casi viene indicato l'utilizzo di un capotasto ed è comune la scordatura delle corde gravi. Le trascrizioni qui presentate offrono la possibilità di eseguire le opere mantenendo l'accordatura degli strumenti moderni. |