Xilonmachia (per 5 percussioni)

ORGANICO:

percussione 1 (timpani (4 caldaie), 2 bongos, 3 toms, 3 piatti sospesi, tubi, melodica), percussione 2 (xilomarimba, glockenspiel, rullante, 5 temple blocks, tam tam, tubi), percussione 3 (campane tubolari, gran cassa, vibrafono, crotali, tubi), percussione 4 (tam tam, vibrafono, glockenspiel, 5 wood blocks, tubi, rullante), percussione 5 (timpani (4 caldaie), 2 congas, 3 toms, 3 piatti sospesi, tubi, melodica)

PRESENTAZIONE:

Xilonmachia è un manifesto di radici culturali che si delinea fin dalle prime battute in tutta la sua esuberante intemperanza.
E’ la battaglia entusiasta e multiforme di un pensiero alieno al modo di intendere il mondo che insiste sulla magnificenza esteriore, vacua, intimamente povera che rivela l’intima pochezza della statura culturale di chi la brama.
Xilomachia è un conflitto nel quale le percussioni sono l’occhio e l’orecchio di un guerriero attento e lucido, avido ricercatore di vita densa di futuro ed insensibile agli elogi e alle lusinghe della dorata nullità del bello fine a stesso.
Xilonmachia è un’opera di transizione, in cui il ricorso al suono del legno delle percussioni caratterizza la potenza del binomio idea-ragione, la predominanza della passione dell’animo razionale sulla vacuità dell’immagine e dell’apparenza.

Il brano si articola in una serie di situazioni ora violente e spregiudicate, ora amabili e meditate, tese sempre a scalfire il senso di sereno appagamento che nasconde in sé una profonda inquietudine, l’intimo disagio dell’immobilità.
Il brano vuole celebrare l’eclettismo ostinato e ricercato delle contaminazioni delle fonti, delle idee nuove e della sperimentazione sonora, il trionfo della centralità della cultura intesa come strumento di progresso individuale ed umano.

Partitura