INTERVISTE



#nuoveincisioni - Giseppe Giuliano: 5 domande a interpreti italiani in occasione dell'uscita del loro ultimo lavoro discografico
Il CIDIM grazie agli indirizzi del suo fondatore il Barone Francesco Agnello è sempre stato assai attento alla nuova creatività sostenendo i compositori e gli interpreti di musica contemporanea. Intervistiamo oggi Giuseppe Giuliano artista eclettico apprezzato nei più qualificati ambienti internazionali.

Come hai scelto il repertorio del tuo ultimo cd? si tratta di una mia composizione del 2018, dal titolo “Luce della follia…Trama invisibile…Eros imperturbabile” articolata in 19 parti su testi di Dan Albertson, della durata generale di 59min.55”. Le indicazioni in partitura hanno carattere aleatorio, intuitivo, improvvisativo; la destinazione musicale è multipolare – Phonostück con diffusione acusmatica in multicanali, Musica applicata, Danza libera, Sonorizzazione ambientale e quanto altro. I testi sono trattati come elementi simbolici ed evocativi. I 19 brani sono da considerare un corpus unico, ma anche composizioni a sé stanti, con possibilità di essere eseguite anche parzialmente o singola.

Quale strumento hai utilizzato per la registrazione? L’organico è molto vario e cambia o si alterna per ognuno dei 19 brani. L’organico completo comprende voce femminile, pianoforte, mandolino, banjo, fisarmonica bajan, violoncello, sho, chitarra elettrica, violino, sax soprano, 3 trombe in sib, tromba bassa F or Mib, contrabasso, clarinetto basso, ottavino, basso elttrico, sax sopranino, synthesizer, flauto in sol, flauto basso, flauto contrabbasso, arpa, chitarra acustica, tiorba, trombone, tuba, percussioni: rin (3/ 5/ 7), big drum, flower pots, bricks/mattoni, vibrafono, legni, vetri, pietre, plastiche, maracas, 2 tam tam g /m, 4 timpani, crotali, bodhran, glockenspiel, ceramiche sospese, udu drum, darbuka, 3 wind chimes (shells, metal, bamboo), 3 piatti sospesi (g. m. p.), 2 ocean drum, 4 thai gong, angklung, caisse claire, 2 wood blocks, strumenti virtuali, suoni campionati ed elettronici con trattamento digitale su audio files

Dove hai effettuato l’incisione e come ti sei trovato con l’ingegnere del suono? Gli esecutori sono legati a me da lunga collaborazione e sparsi in varie nazioni. In genere preferisco avere con me gli stessi esecutori che conosco da molto tempo per le incisioni discografiche; a volte si aggiungono musicisti con i quali collaboro da meno tempo, come in questo caso con Gabriel Bechini al clarinetto basso e Stefano Bonetti che ha curato le registrazioni per la fisarmonica. Da parte mia ho eseguito le parti pianistiche e anche i suoni campionati, questi ultimi su masterkeyboard. Le registrazioni dei 19 brani sono state fatte in tempi e in luoghi diversi, per poi essere assemblate, tramite montaggio e trattamento del suono, da me e dal formidabile Federico Scalas, che ha curato anche il mastering del CD. Ho sempre avuto ottimi rapporti di lavoro con tecnici e ingegneri del suono; se il compositore ha competenza e idee chiare, non ha mai problemi di questo genere.
Gli esecutori sono stati: Manuela Galizia vocalista - Pierre-Yves Artaud flauto in sol, flauto basso, flauto contrabbasso - Gabriel Bechini clarinetto basso - Rohan De Saram violoncello - Giuseppe Giuliano pianoforte, synthesizer - Daniel Kientzy sax sopranino, sax soprano - Johnny Lapio tromba in sib - Mayumi Miyata shô - Ugo Nastrucci tiorba - Pietro Pompei percussioni - Enzo Porta violino - Corrado Rojac fisarmonica bajan - Federico Scalas contrabbasso, chitarra acustica/elettrica, basso elettrico - Giancarlo Schiaffini trombone, tuba - Giuseppe Giuliano e Federico Scalas strumenti virtuali ed elettronica
Le registrazioni: hanno avuto luogo presso: Studio ES Milano recording by Danio Catanuto - Studio Nova Musica Paris recording by Daniel Kientzy - IRCAM Paris recording by Eric Daubresse - Università di Roma Tor Vergata recording by Federico Scalas - ISSM Livorno recording by Fabio De Sanctis De Benedictis - Riverside Studio Torino recording by Johnny Lapio - Studio AbbeyRocchi Roma recording by Federico Scalas - Home Studio Schiaffini recording by Giancarlo Schiaffini - Conservatorio Trieste, scuola di musica e nuove tecnologie recording by Stefano Bonetti

Oggi la musica registrata, grazie al web, viene ascoltata ovunque: smartphone, computer, webradio. Che significato ha incidere un cd per un’etichetta discografica? Ho realizzato incisioni con diverse etichette, ne cito alcune: Edipan, Stradivarius, Rugginenti, Ars publica, Nova musica, Lasdim, Setola di maiale, etc. le incisioni su CD hanno alcuni vantaggi: sono sempre realizzate con un formato sonoro professionale (generalmente Waw o Aif) in alta risoluzione, a differenza di incisioni reperibili su internet spesso realizzate in MP3 (di scarsa qualità sonora), e permettono di avere un buon supporto tecnico – appunto il CD - che possiede non solo un ascolto di buona qualità, ma che garantisce anche il salvataggio della composizione nel tempo, in caso di default di Internet - fenomeno per niente da escludere. Un maggiore impegno divulgativo da parte delle etichette discografiche sarebbe auspicabile.

Quali sono i tuoi prossimi impegni concertistici? Quest’anno ho in programma diversi concerti in Italia e in Europa, soprattutto come pianista – segnalo il concerto del 12 maggio prossimo, presso l’Università di Roma Tor Vergata, insieme con M. Galizia, F. Scalas e G. Schiaffini, dove verranno eseguite anche novità in prima assoluta scritte per noi. Però in questa sede, preferisco in particolar modo segnalare l’uscita di un prossimo CD con miei lavori, dal titolo “La liberté des mers”. Le incisioni sono quasi tutte completate, tranne una; si tratta di una composizione dal titolo: Prefazione alla raccolta del padiglione delle orchidee, che verrà eseguita e incisa da Pierre-Yves Artaud a Parigi alla fine di Marzo 2023, per flauto basso e octobasso, audio files e live electronics, nella versione del 2014 – Patrick Lenfant sarà l’ingegnere del suono.
Questo nuovo CD include anche due composizioni recenti (2021/22), già eseguite e registrate, dal titolo “La liberté des mers” e “Secondo commento a La liberté des mers” entrambe con organico composto da 6 percussionisti (esecutori: ensemble Musique D’avance diretto da Jean-Claude Daudin) e audio files in multidiffusione, contenenti inprovvisazioni eseguite da me con 5 tastiere elettroniche insieme con Daniel Kientzy esecutore di tutta la famiglia dei 7 saxofoni, dal sax sopranino al sax contrabbasso. Sono entrambe composizioni ispirate e suggestionate dai testi poetici di Pierre Reverdy, pubblicati nel 1960 dal titolo “La liberté des mers” e a suo tempo illustrati da litografie realizzate per questi testi da Georges Braque. Le registrazioni sono state realizzate a Parigi presso lo Studio Nova Musica nel 2022.

Ringrazio il maestro per questa intervista e aspettiamo il suo nuovo lavoro discografico che il CIDIM ha l’opportunità di annunciare grazie alla generosità informativa del Maestro.

A cura della Redazione CIDIM

CD
Compositore: Giuseppe Giuliano
Setola di Maiale, 2023
Numero di catalogo discografico SM4510

Descrizione:
Una presentazione di Ettore Garzia: "E’ stato un commediografo greco a renderci edotti di un differente disegno della creazione divina: Aristofane affermava che gli esseri umani erano a un tempo conglobati nel loro genere, esseri perfetti che non avvertivano i percorsi della solitudine. Nel successivo, inevitabile momento della divisione dei generi, le due parti in causa si sentirono immediatamente orfane di un des... continua a leggere
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