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#tempocalmo: 5 domande a musicisti in tempo di coronavirus: Alberto Navarra
1 - Come passa il suo tempo e di cosa si sta occupando sul piano musicale? In questo momento momento passo il tempo a studiare, fare sport e fare escursioni. Sul piano musicale di recente ho tenuto un concerto a Vercelli e partecipato a una masterclass a Roma tenuta dal maestro Andrea Oliva. Durante la quarantena ho continuato le lezioni online dei miei maestri della Escuela Superior de Musica Reina Sofia ossia Jacques Zoon e Salvador Martinez che mi hanno aiutato a tener vivo l’interesse per la musica e per il flauto in questo momento difficile. Ho anche partecipato a dei concorsi online e ho vinto il Premiul Dorel Baicu 2020 e spero di poter svolgere il concerto premio a breve! 2 - Ha proposto sue esecuzioni in streaming? Non ho pubblicato molte esecuzioni durante questo periodo e non sono solito pubblicarne, però di recente un paio del concerto di Vercelli poichè visto il momento è importante far vedere che la musica è viva e deve ripartire nel miglior modo possibile. 3 – Terminata l’emergenza COVID - 19 a suo avviso il modo di fruire la musica dal vivo sarà lo stesso o ripensato? Volendo (e dovendo) essere ottimisti sì! Credo, almeno all’inizio la gente capirà quanto sia importante godere l’arte dal vivo dunque spero vi saranno più concerti e musica in molte occasioni, però purtroppo o per fortuna non si può prevedere il futuro. 4 - Quale futuro lavorativo si prospetta per il settore e soprattutto i giovani interpreti dopo la pandemia? Credo sempre, rimanendo ottimisti, che noi giovani saremo un importante fulcro di questa ripartenza, anche perché abbiamo una voglia matta di tornare a suonare per moltissime persone e quindi molta energia da condividere con il pubblico. 5 – Vuole rivolgere un pensiero/appello al pubblico dei concerti? Certamente! Voglio dire solamente: abbiate fede che tra non molto potremo tornare ancora più carichi di prima e intanto sosteneteci e partecipate già ai concerti che stanno riprendendo (non con poche difficoltà), per ora è il massimo che si possa fare. © Cidim |