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#tempocalmo: 5 domande ai musicisti in tempo di coronavirus: Ludovica De Bernardo
1 - Come passa il suo tempo e di cosa si sta occupando sul piano musicale? Ho avuto la fortuna di essere ospitata dall'inizio della quarantena in casa del mio Maestro. È una famiglia di musicisti pertanto l'enorme tempo a disposizione sta favorendo il mio arricchimento musicale. Ho la possibilità di suonare con la figlia , violoncellista, e di essere “monitorata" nello studio h 24. Approfitto di questo momento in cui è tutto fermo per ampliare il mio repertorio e prepararmi al meglio per alcune competizioni che spero si terranno comunque essendo state posticipate e poi…sforno pizze! 2 - Ha proposto sue esecuzioni in streaming? Si, ho eseguito un estratto degli Etudes-Tableaux op.33 di Rachmaninov in diretta Instagram per il “New Generation Festival” in collaborazione con l’Associazione culturale Musica con le Ali che mi supporta artisticamente. Inoltre ho rilasciato una intervista con un altro breve momento musicale su youtube per “Contatto Culturale” e partecipato ad un Contest online promosso dell’Accademia Filarmonica Romana a favore dei giovani strumentisti. 3 – Terminata l’emergenza COVID - 19 a suo avviso il modo di fruire la musica dal vivo sarà lo stesso o ripensato? Sicuramente credo che gli addetti ai lavori dovranno considerare alcuni alleggerimenti per quanto riguarda le planimetrie delle sale; mi riferisco al numero dei posti a sedere. Spero affinché si possa continuare in futuro ad avere quel seguito di pubblico che per noi è importantissimo , si possano prendere in considerazione anche repliche nello stesso giorno , soprattutto per i giovani. Così facendo, diventerebbe una risorsa per tutti. 4 - Quale futuro lavorativo si prospetta per il settore e soprattutto i giovani interpreti dopo la pandemia? Voglio augurarmi, anche tenendo conto di alcuni ritocchi dal punto di vista organizzativo , che si possa tornare a lavorare serenamente come prima. È indispensabile per un giovane artista , esibirsi per un pubblico attento nonché per giurie di concorsi internazionali e considerando che la maggior parte dei giovani interpreti vive di questo, credo che post COVID 19 ci sarà tanta voglia di rimettersi in gioco e soprattutto fare musica insieme, cosa che ad oggi ci è negata in toto. 5 – Vuole rivolgere un pensiero/appello al pubblico dei concerti? Credo che pubblico e artista in questo momento stiano “soffrendo" in egual misura legati indissolubilmente da un sottile filo chiamato emozione. Chiedo che non si dimentichi l’entusiasmo di assistere ad un concerto live e di correre appena possibile ad emozionarsi con noi nonostante la paura che questa pandemia ha instillato in ognuno di noi. © Cidim |