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#tempocalmo: 5 domande a musicisti italiani in tempo di coronavirus: Giacomo Marcocig
1 - Come passa il suo tempo e di cosa si sta occupando sul piano musicale? Questo periodo soggetto al Coronavirus, non è facile per nessuno eppure mi ritengo molto fortunato a vivere in un piccolo paese di montagna, dove fortunatamente al momento siamo tutti sani. Essendoci le regole di restrizione da seguire le giornate sono molto monotone. Al mattino principalmente lavoro sulla tecnica di base e data la vasta quantità di tempo libero, approfondisco tutto in modo dettagliato. Il pomeriggio invece, solitamente, insegno online ai miei allievi delle scuole di musica e successivamente ripasso il repertorio concertistica e approfitto per studiare nuovi brani. 2 - Ha proposto sue esecuzioni in streaming? Dal vivo non ho proposto ancora nulla in streaming, ma penso di fare a breve un concerto in diretta, solo per Euphonium, dove eseguo alcuni brani e qualche trascrizione molto carina. Consiglio nel frattempo di seguirmi sui social dove condivido molto spesso miei ricordi di concerti, autoincisioni recenti a più voci, collaborazioni con musicisti come l'Italian Besson Ensemble e il leggendario Steven Mead. 3 – Terminata l’emergenza Covid - 19 a suo avviso il modo di fruire la musica dal vivo sarà lo stesso o ripensato? Terminata l'emergenza Covid -19 penso sarà molto difficile che tutto torni alla normalità. La musica dal vivo sarà per un certo periodo solamente un sogno, specialmente nei teatri o nelle grandi sale da concerto a spazio chiuso, dove la gente si presta a stare vicino. Nel frattempo spero che si possano realizzare concerti in luoghi aperti, affinché la gente riesca comunque a mantenere le distanze e soprattutto godersi la musica dal vivo. 4 - Quale futuro lavorativo si prospetta per il settore e soprattutto i giovani interpreti dopo la pandemia? Al termine della pandemia, purtroppo, non possiamo ancora sapere come si evolverà la situazione. Sicuramente sarà molto più difficile trovare da subito lavoro, fare concerti e attività artistiche. Tuttavia consiglio di non abbandonare mai la passione, di essere sempre positivi e fiduciosi e sopratutto approfittare di questo tragico momento per continuare a studiare e imparare nuove cose. Passione, pazienza, impegno e costanza sono le parole chiave per tutti noi musicisti. 5 – Vuole rivolgere un pensiero/appello al pubblico dei concerti? In primis vorrei ringraziare il pubblico dei concerti e tutte le persone che mi stanno sostenendo virtualmente. Mi mancate tanto! Abbiamo bisogno ora più che mai del vostro sostegno per dimostrare quanto sia necessario ed importante supportare la nostra arte! © Cidim |