INTERVISTE



#tempocalmo: 5 domande a musicisti italiani in tempo di coronavirus: Pier Damiano Peretti

Pier Damiano Peretti, organista e compositore
1 - Come passa il suo tempo?

Insegnando, studiando nuovo repertorio e componendo. E concedendomi qualche passeggiata nei parchi viennesi - le restrizioni in Austria sono diverse da quelle italiane, non c'è divieto di movimento, solo di assembramento. La nuova situazione non ha cambiato più di tanto quello che faccio nel mio quotidiano, ma come lo faccio. L'attività didattica si è spostata sui canali virtuali, mentre per tutto il resto è sufficiente il mio studio. In fondo, l'isolamento è una conditio sine qua non che accompagna il quotidiano di molti artisti.
2 - Di cosa si sta occupando?
Ho appena concluso un brano per coro spazializzato e percussioni, su testi di Vitruvio, Leonardo da Vinci e Paul Klee. È una commissione del Bachchor di Salisburgo; la prima esecuzione era prevista nel Museo di Arte Moderna per il 19 giugno ed è stata cancellata... La seconda è prevista il 18 luglio nell'ambito dei festeggiamenti per i cento anni del Festival di Salisburgo; sapremo a breve se essa avrà luogo.
3 - Cosa propone di vedere e ascoltare della sua musica? Non c'è tantissimo online. Ma è da poco disponibile l'ottima esecuzione di Vertigo per tre sassofoni (1 esecutore) e organo, inciso su CD dal Duo Sargas (Massimiliano Girardi e Luca Lavuri), che me l'ha commissionato. Ottima è anche l'interpretazione dei membri del Pentarte Ensemble dello Studio sulla presenza assente per clarinetto, pianoforte e soprano off stage. Per la produzione corale, che stilisticamente si colloca in una sua propria "zona franca", posso proporre qualche estratto dalla messa pasquale Mane Nobiscum.
4 - E della musica in genere?
In questo momento in tanti raccomandano di strutturare il proprio tempo, armonizzandosi con ciò che ci circonda e dandosi delle traiettorie certe. Raccomandazioni applicabili anche a ciò che ascoltiamo, che per la mente è un po' quello che per il corpo è una sana alimentazione. Per quanto mi riguarda, non posso immaginare armonia più perfetta di quella insita nella musica di Bach.
5 - Qual è il colore della musica?
Come la natura che ci circonda, la musica ha tanti, infiniti colori. Mi piace pensare che anch'essa abbia i suoi cicli, le sue stagioni. Quella del nostro presente ha senz'altro i colori vividi e un poco perturbanti di una foresta equatoriale.
Infine, qual è la composizione che ha cambiato la sua vita?
In tempi molto lontani, la Passacaglia per organo di Bach. Un po' dopo: il Concerto da Camera di Ligeti. Lì ho capito che la distanza tra questi due mondi, in realtà, era solo nella mia testa.
http://www.pdperetti.com/

Condividi su: