Diaphorà




SOTTOTITOLO:
(Nescit vox missa reverti) in omaggio al Maestro Witold Lutosławski


NOMI LEGATI ALL'OPERA:
Simone Cardini - compositore
ORGANICO:
flauto


ANNO:
2013
DURATA:
8' 00''
FORME:
strumento solo


PRESENTAZIONE:
Nella sua accezione principale diaphorà è inteso come differenza, diversità: le relazioni presenti nel brano e, similmente, l’atteggiamento rapsodico dello stesso, offrono un cambiamento di senso affinché questo non sia negato nella sua diversità, ma possa riconoscersi nei propri limiti e trovare conferma in sé. Etimologicamente può rimandare anche al movimento, allo smarrimento. Il tentativo, qui, è, come Artaud aveva intuito, tornare a forsennare il soggettile, ma, per me, attraverso un recupero semantico volto a connotare la compresenza di passività/attività del materiale e del soggetto non come postulati unici di condizioni naturali, ma come decisioni tra possibilità. L’alternativa rimane dicotomica: cercare l’emancipazione nella differenza o dalla differenza. Simone Cardini



Esecuzioni

Esecuzione dal vivo
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Prima esecuzione assoluta
Titolo:
Attorno a Witold Lutoslawski
Interpreti:
Ginevra Petrucci (flauto traverso)
Data:
11 12 2013
Luogo:
Sala Casella, Filarmonica Romana, Roma - Italia
Emittente o ente organizzatore:
Nuova Consonanza
Ciclo di esecuzioni:
Festival di Nuova Consonanza
Note:
In collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma e con il sostegno dell’Istituto Adam Mickiewicz