Foto-Suoni per Paralup (1a parte)




SOTTOTITOLO:
per pianoforte e foto-suoni


NOMI LEGATI ALL'OPERA:
Riccardo Piacentini - compositore
ORGANICO:
pianoforte


ANNO:
2014
DURATA:
10' 00''
FORME:
strumento solo


PRESENTAZIONE:
Foto-suoni per Paralup (1ª parte) nasce nel maggio 2014 a seguito di alcune fortuite coincidenze: la prima è l'amicizia e stima che mi lega a Marco Revelli; la seconda è il lavoro che da anni porto avanti, insieme a Tiziana Scandaletti e ad altri preziosi collaboratori, sulla “poetica del foto-suono”, che per più versi trova analogie con il lavoro di documentazione “antropologica” condotta da Nuto Revelli, padre di Marco; la terza coincidenza è la sinergia posta in atto a partire dal settembre 2013 tra quattro associazioni musicali torinesi impegnate sul fronte della musica contemporanea (Antidogma Musica, Fiarì Ensemble, Rive-Gauche Concerti, Xenia Ensemble), che nel 2014 hanno promosso un cartellone comune di eventi tra cui una giornata condivisa di musiche e foto-suoni dedicata a Nuto Revelli nel decennale della scomparsa; quarta coincidenza, last but not least, la mia volontà da più tempo latente di porre la prima pietra di una futura sonorizzazione della borgata di Paralup. Così, questa tranche iniziale di un lavoro che vorrebbe essere più ampio e articolato prende il nome di Foto-suoni per Paralup (1ª parte). I foto-suoni, ossia estratti del paesaggio sonoro, sono qui rappresentati da alcuni documenti audio tratti dal vasto archivio di interviste, canti, ambientazioni sonore (involontarie e necessarie al tempo stesso) che Nuto Revelli raccolse in trenta e più anni dando voce ai contadini delle vallate cuneesi, laddove lui continuava «a cercare la vita proprio dove la vita si spegneva giorno dopo giorno». Questa straordinaria operazione antropologica e culturale, che a mio avviso comprende e supera le stesse indagini etnomusicologiche, è in perfetta linea con la poetica del foto-suono che ho descritto nel mio libro I suoni delle cose edito nel 2011 da Curci, non a caso con la legenda introduttiva di Marco Revelli, e le decine di lavori di foto-musica con cui mi sono espresso negli ultimi sedici anni. Ho trattato i materiali di archivio di Nuto musicalmente, attraverso una elaborazione contrappuntistica di “estratti” (i foto-suoni) considerati nelle due prospettive cartesiane orizzontale e verticale, senza preventivi “blasoni timbrici” e con l'intervento di uno strumento acustico, il pianoforte, utilizzato ovunque: sulla tastiera, sulla cordiera, sui pedali, sulle parti in legno. L'esecuzione, ove possibile, chiede che le casse acustiche da cui scaturiscono i foto-suoni siano collocate molto vicino al pianoforte e rivolte in direzioni diverse con un angolo di 200 o più gradi. Nel caso si disponesse di casse abbastanza piccole (ma di qualità e wattaggio pertinente), tali da poterle collocare all'interno della cordiera del pianoforte, ancora meglio! Il suono emanerà direttamente dal pianoforte. La “messa in scena” in genere, illuminazione inclusa, non è un fattore da tralasciare come secondario. Al pianista d'altronde vengono richiesti alcuni movimenti scenici segnalati volta volta sulla partitura. Riccardo Piacentini



Esecuzioni

Esecuzione dal vivo
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Prima esecuzione assoluta
Titolo:
Omaggio a Nuto Revelli: Il mondo dei vinti.
Interpreti:
Data:
03 06 2014
Luogo:
Teatro Vittoria, Torino, TO - Italia
Emittente o ente organizzatore:
Antidogma Musica
Ciclo di esecuzioni:
Rassegna Internazionale di Musica Antica e Contemporanea - Antidogma Musica
Note:
Progetto “Nuovissima” – Quattro associazioni in rete: Antidogma, Fiarì, Rive Gauche, Xenia in collaborazione con “Fondazione Nuto Revelli”: Il mondo dei vinti