Le 7 Perle di Belzebù




SOTTOTITOLO:
Opera audiovisuale in 7 parti e ouverture da I Racconti di Belzebù a suo nipote di G.I.Gurdjieff


N° D'OPERA:
10


NOMI LEGATI ALL'OPERA:
Fabrizio Basciano - compositore
Georges Ivanovič Gurdjieff - autore fonte letteraria
ORGANICO:
5 flauti, 3 bansuri (flauto indiano), 2 clarinetti, fagotto, corno francese, timpani, percussioni (tradizionali, africane, asiatiche), xylofono, dulcimer, campane tubolari, batteria acustica (rock), batteria elettronica, basso elettrico, pianoforte, organo, tastiere (MK I, MK IV, Electra piano, Wurlitzer), arpa, liuto turco, sitar, elettronica (iMac con Logic Pro), sintetizzatore


ANNO:
2012
DURATA:
40' 00''
FORME:
Opera elettroacustica


PRESENTAZIONE:
La seconda opera elettroacustica di Basciano si snoda, come anche la prima (Dal Caos all’Armonia – 2011), attraverso 7 brani più una brevissima ouverture di piano solo.
L’opera, definibile elettroacustica per la compresenza al suo interno tanto di timbriche acustiche di derivazioneetnica ed orchestrale quanto di strumenti elettrici ed elettronici, è liberamente tratta dal libro I Racconti di Belzebù a suo nipote del filosofo e mistico armeno G.I. Gurdjieff, personaggio chiave della nuova spiritualità esperienziale occidentale che ha esercitato un notevole ascendente sul compositore.
Ogni brano è direttamente ispirato da uno dei sette capitoli scelti da Basciano tra i quasi cinquanta presenti all’interno del racconto di Gurdjieff. Perciò il titolo Le 7 perle di Belzebù, in riferimento alle sette storie/teorie/vedute che Basciano prende a prestito da Gurdjieff con un chiaro intento divulgativo.
Passando in rassegna i vari brani e saltando a piè pari la brevissima introduzione di pianoforte solo (appena 40’’ di ouverture), tra l’altro numerata col numero 0, incontriamo innanzitutto il primo dei brani di quest’opera, Il risveglio del pensiero, ispirato ad una rinascita del pensiero volontario e attivo dell’essere umano che si emancipa così dal quello masturbatorio ed automatico, foriero della prigione nella quale ancora egli vive. Il secondo dei 7 brani componenti l’opera è Relatività della nozione di tempo, brano fra i più lunghi di questo lavoro e ispirato alla differenza di velocità fra i tempi di tutte le sfere cosmiche presenti all’interno di questo indefinitamente grande universo: l’uomo percepisce come breve, di sole poche settimane, la vita di una farfalla, mentre quest’ultima percepisce il suo tempo nello stesso identico modo di come l’essere umano percepisce il proprio. Terzo fra i brani di quest’opera elettroacustica è Causa della genesi della Luna, ispirato alla teoria per la quale il satellite terrestre sia nato da un forte scontro fra il pianeta Terra e un asteroide, collisione che diede luogo al formarsi non solo della Luna ma anche di un secondo satellite molto minore che, al giorno d’oggi, è stato completamente dimenticato. Oltre questa prima teoria ispiratrice ve n’è una seconda, per la quale il satellite lunare esercita sulla Terra una notevole forza magnetica in grado di controllare il movimento di tutti i liquidi, tanto quelli aperti (mari, fiumi, laghi, ecc.) quanto quelli intrappolati all’interno del mondo cellulare: essendo l’uomo costituito in grandissima percentuale di acqua, che egli lo voglia o meno i suoi stessi movimenti sono comandati dalla Luna. Egli è dunque un essere automatico e per nulla volontario.
Quarto dei brani de Le 7 perle di Belzebù èHeptaparaparshinock, brano ispirato alla celebre “Legge del 7”, legge cosmica di cui Gurdjieff parla diffusamente nell’omonimo capitolo del libro e consistente nella sottomissione dello sviluppo di qualsiasi processo allasuddivisione  dello stesso in sette stadi, sette tappe, che ne caratterizzano lo svolgimento: dai giorni della settimana ai sette peccati capitali, dai sette gruppi di elementi della tavola periodica ai sette colori dell’arcobaleno e ai 7 micro-movimenti che ogni muscolo compie nel suo processo di tensione, ecc.
Subito dopo troviamo, al quinto posto in scaletta, il brano L’Ultima Cena, riferito proprio alla più celebre delle cene del mondo cristiano, quella di Gesù con i suoi apostoli, e sulla quale Gurdjieff ha un’opinione molto precisa ed opposta alla tradizione cattolica tanto in merito alla considerazione e al ruolo di Giuda nella vicenda dell’arresto di Gesù quanto per quel che concerne il pane e il vino che Gesù dona ai suoi discepoli in luogo dell’ultima delle loro cene.
Al penultimo posto troviamo il brano L’Arte, brano che pone al centro la questione della differenza tra arte soggettiva e arte oggettiva, differenza delineata dal filosofo armeno con diversi esempi tanto da una partequanto dall’altra.
Settimo e ultimo brano dell’opera è Ashyata Sheymash, profeta di un passato remoto e senza memoria alcuna da parte degli esseri umani odierni al quale Gurdjieff dedica ampio spazio all’interno del suo racconto. Fabrizio Basciano



Esecuzioni

Esecuzione dal vivo
.
Prima esecuzione assoluta
Titolo:
Per-corsi Di-Versi
Interpreti:
Visual Quartet Live (quartetto), Fabrizio Basciano (elettronica e direzione)
Data:
03 06 2013
Luogo:
Lamezia Terme - Italia
Emittente o ente organizzatore:
Associazione Culturale Lante Arte


Registrazioni

Formato:
CD
Titolo:
Le 7 Perle di Belzebù
Editore:
Associazione Culturale Lante Arte
:
2013
Interpreti:
Visual Quartet Live (quartetto), Fabrizio Basciano (elettronica)