Hamlet's Mill




SOTTOTITOLO:
Drammaturgia per soprano, basso, viola e violoncello. Testo di Eugene Ostashevsky, basato su frammenti di “Hamlet’s Mill” di Giorgio de Santillana


NOMI LEGATI ALL'OPERA:
Lucia Ronchetti - compositore
Joachim Maier - committente
Musik der Jahrhunderte - committente
ORGANICO:
soprano, basso, viola, violoncello


ANNO:
2008
PRESENTAZIONE:
Progetto di drammaturgia sonora in forma di concerto,  Hamlet’s Mill, riprende il titolo di un saggio del 1969 di Giorgio De Santillana che ripercorre le tracce arcaiche del mito nordico di Amleto a partire dalle Gesta Danorum di Saxo Grammaticus (1150-1216 ca), dimostrando come nella mitologia arcaica di differenti culture appaiano dei tratti narrativi assimilabili a questo mito.
Eugene Ostashevsky ripercorre le tracce mitologiche di quest Ur-Amlet in un dialogo poetico con la sua amante/sorella/amica Amar, interpretata dal soprano. Amleto deve essere un eroe sottraendosi all’evidenza del suo eroismo, deve rimanere sempre al di sopra del conflitto dei moventi attraverso l’esercizio della propria coscienza. Nelle vivide immagini delle popolazioni scandinave, Amleto si distingueva per il possesso di un mulino favoloso dalla cui macina ai suoi tempi uscivano pace e abbondanza. Più tardi, in tempi di decadenza, il suo mulino macinava sale. Essendo poi caduto in fondo al mare, macinava le rocce e la sabbia creando un vasto gorgo, il Maelstrom “la corrente che macina”.
Il basso racconta ed osserva, narra e canta questo materiale secondo un percorso cataclismatico, trasformandosi lentamente nell’ Amleto shakespeariano, l’ Amleto attuale, partendo da una calma meditativa estatica e ieratica e progressivamente  trascinandosi  verso un epilogo drammatico. Amar, la soprano, è il suo sostegno e il suo sfondo, colei che lo salva e lo condanna.Viola e violoncello accompagnano e assecondano le meditazioni di Amleto, la sua rabbia, la sua vendetta, la sua solitudine e la sua malinconia ma soprattutto creano la rappresentazione sonora dell’eterna macina caduta nel mare, che continuamente assorbe i materiali concreti, in questo caso sonori, per trasformarli in polvere rigenerante, secondo un’ idea di continuum acustico, modulato da contrazioni ed attese.



Esecuzioni

Esecuzione dal vivo
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Prima esecuzione assoluta
Interpreti:
Susanne Leitz-Lorey (soprano), Andreas Fischer (basso), Hannah Weirich (viola), Erik Borgir (violoncello)
Data:
14 10 2009
Luogo:
Theaterhaus, Stuttgart - Germania


Edizioni a stampa

Partitura
Editore:
RaiTrade, Roma
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2009