Quende

ORGANICO:

2 violini, viola, violoncello

FORME:

Quartetto d'archi

PRESENTAZIONE:

Il brano che presento è una biografia musicale. E’ l’affresco della vita di una persona a me molto cara come la mia terra. E’ un viaggio a ritroso nel tempo, nel quale le mie memorie di bambino si confondono col ricordo di un nome e della sua voce. E proprio in quel nome sta tutta l’esperienza musicale sulla quale si costruisce il pezzo. Le note contenute nel nome Michela ne costituiscono l’armonia principale. Questo scambio quindi guida la mano nella narrazione di emozioni: nella prima zona del brano l’armonia si esprime in rintocchi violenti e molto forti in “pizzicato” e poi con l’arco, le cui note sono pulsate con metri differenti, come tanti orologi sfasati, circondate da costellazioni di note estranee che procedono con articolazioni diverse. Man mano che la mia armonia conquista il registro più acuto, l’atmosfera si profuma di una nube di tremoli a tutto registro dal cui cuore nasce una sequenza melodica che, con un incedere rituale, simile ad una processione, si dilata progressivamente verso gli estremi del registro. Da qui si origina una pulsazione: costante, perpetua, sempre più forte, esasperante che urla il proprio smarrimento in lapilli accecanti di quadricordi sempre più incisivi ed insistenti.