Serenata per un fauno




NOMI LEGATI ALL'OPERA:
Marco Montaguti - compositore
ORGANICO:
flauto, oboe, clarinetto, fagotto, corno, arpa o pianoforte, violino, viola, violoncello, contrabbasso


ANNO:
1989
DURATA:
7' 00''
PRESENTAZIONE:
Il titolo richiama le due matrici musicali del lavoro: la ‘Serenata per flauto e 14 strumenti’ di L. Berio e il ‘Prélude à l’ après-midi d’ un faune’ di C. Debussy. Dal punto di vista strutturale si tratta di un tema con tre variazioni - il tema viene presentato nella terza sezione del brano e cita ritmicamente un passo della ‘Serenata’ di Berio - collegate fra loro e la cui differenziazione è costituita dalla funzione dialettica svolta da ciascuna di esse . La prima è di carattere espositivo ed è basata sugli intervalli del tema, la seconda di carattere evolutivo sia dinamico che musicale - vi compare per la prima volta il ‘tema’ (costituito dalla serializzazione dell’ idea generatrice del ‘Prélude’) nella sua interezza, la terza lirica (con il ‘tema’ affidato al flauto) mentre l’ ultima è ancora di carattere evolutivo, ma con funzione conclusiva - vi si assiste alla progressiva scomparsa dei suoni complementari a quelli del ‘tema’ - che approda su un accordo composto dai suoni della sequenza originale. A sigillo del brano appare il ‘tema’ debussyano.



partitura pag. 4
partitura pagina 31


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