Inventario




ORGANICO:
orchestra


ANNO:
2018
DURATA:
16' 00''
PRESENTAZIONE:
Inventario è una parola che può aver due significati: uno, quello più comune, è quello che conduce a inventariare e consiste nell’elenco di un insieme di oggetti: “rilevazione, enumerazione e descrizione di singoli oggetti, documenti o beni esistenti in un momento determinato in un dato luogo…”; al contempo può mantenere un significato più letterale -ma forse più stimolante- di insieme delle invenzioni, delle potenzialità inventive… un po’ come l’immaginario è da un lato qualcosa che si immagina, che non esiste nella realtà, ma d’altro canto è anche “…l’insieme di simboli e miti, di immagini, che dimorano nella cultura di un popolo…”.
Oggi non ci può essere invenzione senza inventario; nessun “nuovo” può essere creato senza rapporto con un inventario, cioè con una tradizione -anche personale- che ci permetta di ricominciare a parlare in una lingua che sia compresa non più soltanto dagli addetti ai lavori.
Inventario è un elenco di cose che prepara da un lato alla conservazione e dall’altro all’invenzione; la memoria per il futuro, la risonanza del passato per l’aura del nuovo.

Il mio Inventario è anzitutto una raccolta, una sintesi forse, del mio modo di scrivere, sino ad oggi; ma vuol essere anche un dialogo sempre più esplicito dei miei cliché, delle mie ossessioni -a esser generosi del mio stile- con ciò che più mi ha segnato, che più mi fa venir ancora voglia di scrivere… In Inventario vi sono tracce, o meglio -miei ricordi, mie letture, suggestioni e reperti, mai citazioni letterali-, di Schubert, Sibelius, Boulez, Grisey, Kurtag…

É diviso in due parti segnate da un andamento simile: dopo un inizio agitato (non ci si lasci ingannare dai placidi accordi iniziali) in cui l’orchestra viene divisa in gruppi alternatim, momenti più cameristici (che vedono protagonisti -concertanti- flauto, clarinetto, violino e pianoforte) si coagulano -da un Adagio- verso una allure più sinfonica, l’eterogeneo si orienta verso l’insieme, il frammento verso la frase melodica. Un Tutti dell’orchestra segnala il primo apice formale ed espressivo del pezzo e conduce alla seconda sezione; più breve della prima, essa ne ripercorre in maniera irregolare i momenti essenziali accentuando semmai il ruolo virtuoso del Violino che accompagnato da un "concertino "sempre più esiguo alla fine rimane solo e cede il passo, di nuovo, alla forza del Tutti orchestrale.
Alessandro Melchiorre



Esecuzioni

Esecuzione dal vivo
.
Prima esecuzione assoluta
Titolo:
SCELSI, CASTIGLIONI E MELCHIORRE Creatività contro ogni regola
Data:
06 02 2018
Luogo:
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, Milano - Italia
Emittente o ente organizzatore:
Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi - laVerdi


Edizioni a stampa