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Teoria musicale
Il pianoforte
a cura di Ala Botti Caselli

ISBN 978-88-5922-534-8
I Manuali EDT/SidM, EDT, Torino 2018

pp. 280, 45,00 €

Descrizione:
Nella tradizione dei Manuali studiati in collaborazione con la Società Italiana di Musicologia, un libro ampio, aggiornato e completo, curato dai migliori esperti del settore, con tutte le informazioni teoriche e pratiche per lo studio del pianoforte e la vita del pianista.

Sono passati poco più di tre secoli dalla comparsa a Firenze dell’Arpicembalo “che fa il piano e il forte”, la geniale invenzione di Bartolomeo Cristofori nella quale si identifica il primo antenato del moderno strumento, eppure l’importanza del pianoforte nella storia dell’attività musicale umana non ha paragoni. Raccogliere in un solo volume la pluralità di storie e avventure artistiche e tecnologiche che questa impressionante macchina da musica ha generato è la sfida che un gruppo di prestigiosi studiosi e musicisti, coordinati da Ala Botti Caselli sotto l’egida della Società Italiana di Musicologia, ha affrontato in questo volume. La storia dello strumento nelle sue molte fasi e trasformazioni di carattere organologico, il suo ruolo nella società attraverso i tempi e nei diversi contesti geografici, le vicende della didattica pianistica, le differenti scuole e i grandi maestri, l’immenso repertorio del pianista, i percorsi della storia interpretativa, la rivoluzione del pianoforte jazz e la fenomenologia del pianista in carriera: a partire da queste vaste aree tematiche il libro intreccia le voci degli autori nel più ampio e approfondito excursus critico e storico mai dedicato al pianoforte nell’orizzonte editoriale europeo. Un manuale completo che rappresenta un forte gesto di fiducia nel valore e nel futuro dell’arte pianistica, dedicato a tutti coloro che per lavoro, per studio o per passione si confrontano con questo protagonista assoluto della vita musicale di ieri e di oggi.

I CONTENUTI DEL VOLUME
1. Storia del pianoforte dalle origini ad oggi (di Giovanni Paolo Di Stefano). Lo strumento del Settecento in Italia e in Germania e la sua diffusione a Vienna, Londra, Parigi e Nord America nel Sette-Ottocento, fino al modello a coda Steinway dotato di corde incrociate (1859); il contributo dei pianisti alle modifiche via via apportate allo strumento; il pianoforte dalla fabbrica artigianale all’industrializzazione e alla internazionalizzazione delle tecnologie più avanzate.
Giovanni Paolo Di Stefano è docente di Storia e tecnologia degli strumenti musicali presso le Università di Palermo e di Firenze. È curatore della collezione di strumenti musicali del Rijksmuseum di Amsterdam.

2. Il pianoforte nel mondo (di Guido Salvetti). Storia sociale dello strumento: la funzione del pianoforte come simbolo dell’emergente società borghese, la sua evoluzione verso il mondo concertistico.
Guido Salvetti è fra i più importanti musicologi italiani. Pianista e compositore, già fondatore e coordinatore del Corso di Musicologia del Conservatorio di Milano, direttore dello stesso Conservatorio e Presidente della Società Italiana di Musicologia.

3. Storia della didattica pianistica (di Leonardo Miucci e Maria Grazia Sità). L’evoluzione della tecnica pianistica, l’apporto dei grandi didatti (Carl Philip Emanuel Bach, Adam, Pollini, Clementi, Cramer) nel segno di un ideale estetico ed espressivo che muta con l’affermarsi del concetto di ‘meccanica’ del pianoforte (Czerny) e con il formarsi del pianista moderno, interprete di un repertorio del quale si fissano i canoni, mentre l’antica pratica dell’improvvisazione va scomparendo.
Leonardo Miucci, nato a Milano nel 1982, pianista e musicologo, è ricercatore presso l’Hochschule der Künste di Berna (Svizzera) e presso l’Università della stessa città. Maria Grazia Sità ha pubblicato studi sulla trattatistica per tastiera fra XVIII e XIX secolo e si è occupata estesamente di repertorio per tastiera e di storia della didattica nel XIX e XX secolo.

4. La musica pianistica nel proprio tempo (di Francesco Pareti). Breve storia del repertorio pianistico che tiene conto degli influssi esercitati dal mondo estetico, dalle scuole pianistiche nonché dai diversi ambienti socio-culturali (e dalle loro trasformazioni) sulla musica e sulla professione del pianista compositore e/o esecutore.
Francesco Pareti, musicista, è titolare della cattedra di Pianoforte principale presso il Conservatorio di Avellino, dove insegna anche Storia e organologia del pianoforte nonché Storia e analisi delle prassi esecutive pianistiche dell’epoca classica.

5. Storia dell’interpretazione pianistica (di Alfonso Alberti). Una panoramica dell’evoluzione del gusto e dell’estetica dell’interpretazione, e un ritratto dei massimi interpreti.
Alfonso Alberti affianca all’attività di musicologo (privilegiando la musica del Novecento e la storia dell’interpretazione pianistica) quella di pianista. Ha pubblicato monografie, saggi in volumi miscellanei e articoli sulle principali riviste italiane.

6. La professione del pianista nel nostro tempo (di Emanuele Arciuli). La vita e il lavoro del pianista concertista spiegato nelle sue dinamiche da un interprete di fama internazionale.
Emanuele Arciuli è un pianista concertista internazionalmente affermato. Per EDT è autore del volume Musica per pianoforte negli Stati Uniti (2010). Insegna Pianoforte principale al Conservatorio di Bari.

7. Il pianoforte jazz (di Stefano Zenni). Il jazz nasce come sintesi innovativa di musiche, stili, tradizioni differenti. Una dettagliata disamina della natura multiculturale del pianoforte jazz, e la storia delle sue vicende stilistiche.
Stefano Zenni insegna Storia del jazz e delle musiche afroamericane presso il Conservatorio di Bologna. Ha pubblicato numerosi importanti saggi, fra cui per EDT Che razza di musica. Jazz, Blues, Soul e le trappole del colore (2016).

Il volume include un’ampia Bibliografia ragionata, un ricco apparato iconografico a colori, un Glossario dei termini tecnici e un Indice analitico dei nomi e dei luoghi
ALA BOTTI CASELLI, coordinatrice e curatrice del volume, è stata docente titolare di Storia della musica presso il Conservatorio di La Spezia e, dal 1984 al 2007, presso il Conservatorio di Perugia. Dal 2012 svolge l’incarico di consulente presso i Musei Vaticani.
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