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COMMUNITY
Due Danze Antiche
NOMI LEGATI ALL'OPERA:
ORGANICO:
2 flauti, flauto contralto
ANNO:
2012
PRESENTAZIONE:
l'opera si ispira a due danze corali dell'antica Grecia, entrambe strettamente connesse con la nascita e lo sviluppo della tragedia classica: l'emmèleia, che pur adattando il suo carattere ai diversi argomenti narrati nelle tragedie si distingueva sempre per la sua compostezza e dignità, e il ditirambo, sfrenato e compulsivo omaggio a Diòniso, dio greco del vino e dell'estasi. In questa ideale rievocazione moderna, l'emmèleia adotta un ritmo lento e regolare, che evoca il passo processionale dei cantanti danzatori: la modalità dorica viene armonizzata principalmente per seconde e quarte, con una scrittura rigorosamente contrappuntistico omoritmica; nella parte centrale si delinea invece una scrittura di melodia accompagnata, col flauto in sol in ostinato e il flauto secondo in do che raddoppia per quarte giuste parallele la linea superiore. Il ditirambo fonde invece con molta libertà cromatismo e modalità, alludendo implicitamente alla tradizione del tetracordo cromatico greco: orientaleggianti arabeschi dalla linea imprevedibile e spigolosa ornano le melodie strutturali con una ritmica variabile e irregolare, quasi a rievocare le lamentazioni dionisiache che nel ditirambo si alternavano ai momenti più estatici e movimentati. I metri sono spesso il risultato di ritmi additivi (ad esempio, il 18/8 del ditirambo è 2+3+2+3+4+4): si può infatti ipotizzare che, nell'antica musica greca, la stretta connessione tra canto e poesia comportasse l'assenza di una quadratura fraseologica in senso classico, ma che al contempo le esigenze gestuali della danza costringessero ad una certa regolarità e simmetria nel ritorno degli accenti e alla conseguente tendenza agli ostinati ritmici; d'altra parte questo avveniva anche nella poesia greca stessa, basata su diverse tipologie di "piedi" quantitativi variamente organizzati a formare una metrica costante. Il climax del ditirambo è rappresentato dallo stridore dell'intervallo di tritono, che si fonde e si nasconde nel tessuto armonico con quello di quarta giusta. La danza si conclude con l'immaginaria gestualità delle baccanti (termine latino per le "menadi", che mescevano il vino e danzavano estaticamente) e la liberazione dionisiaca dei sensi dopo la frenetica ostentazione della forza della vita.
Fonte: comunicato stampa Mozart Festival 2012 |
Esecuzioni
Esecuzione dal vivo
.
Prima esecuzione assoluta
Titolo:
Flauto 21
Data:
31 07 2012
Luogo:
Chiostro del Comune di Monte San Savino - AR
Emittente o ente organizzatore:
Mozart Festival
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