Omaggio al suono Rosso e al quadrato Giallo

SOTTOTITOLO:

Fantasia per quartetto d'archi

ORGANICO:

2 violini, viola, violoncello

FORME:

Quartetto d'archi

LINK:

https://www.youtube.com/watch?v=sQ-aAeQ2zjA

PRESENTAZIONE:

Spiegare approfonditamente le ragioni consce o inconsce di ogni singolo passaggio non è compito dell’artista ne, tantomeno, eleva l’arte a gradi etici ed estetici superiori. Fornire invece una chiave di lettura che consenta di interpretare in modo più consapevole l’opera e ciò che ha determinato il movimento creativo è d’obbligo. Colore e suono rappresentano due forme apparentemente distinte di esprimere l’arte e i concetti che magicamente in essa si celano. La storia ci ha abituato a tenerle distinte, ma i tempi sono ormai maturi per capire e per dimostrare che esse sono intimamente connesse e che la prima non può esistere senza la seconda e viceversa. Chiunque sia abbastanza spregiudicato e si ponga attentamente in ascolto, coglie sinesteticamente il loro appartenere alla medesima matrice. È dunque compito dell’arte esprimere questa relazione e dell’artista renderla evidente a chi ancora non la coglie. In questo senso è necessario creare un sistema che getti solidi ponti per unire universi che fino ad ora sono stati erroneamente considerati in modo autonomo.

Rapporto tra note e colori
Poiché i colori definiscono un movimento, allora le note ad essi corrispondenti saranno portatrici di questo movimento. Il rosso è il colore con movimento autonomo e si trova perciò in posizione centrale rispetto al giallo e al blu che sono portatori di movimenti diametralmente opposti. È dunque naturale pensare che al rosso possa essere associata la nota DO in quanto questa è la nota in cui ha sede il centro del nostro sistema tonale. Da qui si deducono le altre due note relative ai rimanenti colori. Poiché il giallo ha un movimento centrifugo, la nota a lui corrispondente sarà il SOL, in quanto questa è la prima quinta che partendo dal DO si trova con un movimento ascendente; al blu corrisponderà invece la nota FA, che corrisponde alla prima quinta con movimento discendente, avendo il blu un movimento centripeto. Una volta stabilite le note fondamentali dei tre colori sarà allora facile ricavare le note che ruotano attorno al colore stesso. Poiché questi sono colori primari, sarà allora necessario scegliere quelle note che per prime derivano dalla nota fondamentale del colore. Prendendo quindi gli armonici, della nota caratteristica del colore, che vanno dall’ottavo al sedicesimo, otterremo la scala propria del colore; una scala che sarà composta da otto note (non sette come la tradizionale), e che definirà in maniera peculiare quelle che sono le vibrazioni e i suoni interiori del colore considerato.

Per ulteriori considerazioni riguardo al rapporto suono colore si rimanda a Proposta di lettura del rapporto suono colore
Per quel che riguarda il significato dei colori utilizzati si rimanda a W. Kandinsky, Lo spirituale nell’arte