Peregrina Maraviglia, per vie senza strada ov’è spazio nullo e il tempo perduto




NOMI LEGATI ALL'OPERA:
Daria Scia - compositore
ORGANICO:
flauto, clarinetto basso, pianoforte, violino, viola, violoncello


ANNO:
2024
PRESENTAZIONE:
Molti dei materiali che ascolterete sono di natura estremamente fragile. Una fragilità essenziale non solo riconducibile alla qualità timbrico-sonora, ma anche alla riproducibilità tecnica. Per loro natura necessitano di maggiore tempo specifico per manifestarsi e richiedono una disposizione ad accoglie il farsi dell’ascolto come “stare nel suono”. Materiali sonori che si rivelano attraverso continuità, seppur di natura instabile, sono in relazione con materiali organizzati che perdono la loro stabilità nella funzione di elettrizzazione intermittente del flusso sonoro non direzionato. L’instabilità e la fragilità sono due temi importanti, che sento vicini e che ho cercato di vivere anche nel dialogo col suono. Mi interessava, allo stesso tempo, ripensare e costruire una temporalità che potesse avvicinarsi a quella dello stato di meraviglia, creare un tempo sospeso in cui la tensione è nel semplice ascolto dell’accadere. Per durare nel tempo la meraviglia può diventare pellegrina, così col suono la mano e l’orecchio che a essa tende. Non è la meraviglia nelle cose quanto nel sentire che le accoglie? Buon ascolto. (Daria Scia)