Ciclo dell’assedio

ORGANICO:

2 violini, viola, violoncello

PRESENTAZIONE:

E' un lavoro che a partire dalla formazione tradizionale del quartetto d’archi, in relazione ai ruoli differenti che i due violini, la viola e il violoncello hanno interpretato nella storia-memoria del quartetto, ne approfondisce alcune delle possibili dinamiche interne. Ogni parte è eseguibile separatamente; nell’integrale l’ordine sarà:
1) - ) place ( per quartetto d’archi 27’
2) - rinascere sirena per trio (vl. vla vc.) 21’
3) - inoltre per due violini 12’
4) - tête per cello solo (senz’arco) e voce pre registrata 8’

È un progetto d’ascolto allargato, che vorrebbe suggerire ulteriori spazi musicali dentro e fuori a ciò che abitualmente è considerato musica. Dopo il quartetto iniziale, ogni pezzo ne scompone progressivamente l’organico, radicalizzando la specificità delle singole parti fino al solo finale, ancora più solo per il fatto di non usare l’arco. L’oggetto dell’assedio al quale il ciclo si riferisce è la zona al ponticello, inteso come il luogo in cui lo spazio acustico del quartetto d’archi, addensandosi logaritmicamente, precipita: un “orizzonte degli eventi” musicale che precede l’acustico buco nero dello spazio sonoro quotidiano, il cosiddetto rumore. Lavorando sulla soglia fra i due, il ciclo mira ad ampliarne le relazioni possibili, per arrivare a poter esercitare in qualsiasi occasione un ascolto più interno, personale, meno condizionato dalle categorie estetiche riconosciute.