Corelli emanation

ORGANICO:

violino, violoncello, cembalo

FORME:

trio

PRESENTAZIONE:

Da tempo avrei voluto sperimentare nella mia attività creativa il concetto di “emanazione” così come appare formulato nell’estetica pittorica di Francis Bacon: applicare cioè alla musica l’idea che si possa sviluppare quel potenziale interno che estende in ogni direzione i confini esterni del corpo - e quindi della forma - fino alle estreme conseguenze, alla lacerazione dei tessuti, alla formazione di quelle deformazioni ed escrescenze apparentemente devastanti per la superficie.
L’occasione pratica è arrivata con la richiesta della SIMC di scrivere qualcosa legato all’opera di Arcangelo Corelli, poiché si è sempre maggiormente disponibili a sezionare le forme altrui che non le proprie.
Ho deciso però di farlo in maniera rispettosa assumendo come punto di partenza per il mio lavoro non del materiale originale del compositore barocco, bensì il suo modo di trattare il celeberrimo tema della “Follia di Spagna” (opus 5/XII); non si tratta quindi di un brano citazionistico, di una serie di variazioni su un tema di Corelli (come nell’opus 42 di Rachmaninov) ma piuttosto di un pezzo scritto à la manière de, semplicemente forzato negli esiti formali.
In esso, come sempre accade, hanno finito per confluire altri frammenti tematici, altre preoccupazioni d’ordine estetico; il risultato è un lavoro in cui la realtà appare stratificata, deformata, mediata, una musica che si coglie come il vero, visto attraverso le plastiche bruciate di Burri. Per questo Corelli Emanation è per me emblematico del mio continuo oscillare tra il comporre la musica del mondo-che-è e lo scrivere la musica del mondo-che-vorrei. Marco Giannoni