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Une petite fleur bleue
SOTTOTITOLO:
trascrizione da un Fiore Musicale di G. Frescobaldi
NOMI LEGATI ALL'OPERA:
Giuliano Bracci - compositore
ORGANICO:
2 violini, viola, violoncello
ANNO:
2005
DURATA:
3'
00''
FORME:
quartetto d'archi
PRESENTAZIONE:
Raccolgo alcuni pensieri nati attorno al desiderio di trascrivere uno
dei Fiori musicali di Frescobaldi. Scrivere musica è una forma di
ascolto. Se è così, ciò che scrivo è il mio ascolto e ancora di più il
modo in cui vorrei ascoltare. Ogni pezzo è il racconto di un desiderio,
la traccia di un lavoro per imparare ad ascoltare meglio. La scelta del quartetto d’archi ha almeno un paio di motivi
convincenti: la uniformità timbrica mi rendeva più difficile cadere
nell’imitazione del modello rappresentato da Webern, obbligandomi a
cercare una via personale; in secondo luogo mi offriva la possibilità di
affrontare per la prima volta un organico tanto autorevole sotto l’ala
protettrice di Frescobaldi. Penso la mia trascrizione come un vetro opaco attraverso cui guardare
questo fiore. Lo spessore del vetro è il mio ascolto di oggi, la
distanza che allo stesso tempo separa dall’oggetto e gli permette di
essere guardato. Infine due parole sul titolo che oltre a riferirsi ai fiori di Frescobaldi è un’immagine presente all’inizio e alla fine de I fiori blu di Queneau: Il Duca d’Auge salì in cima al torrione del suo castello per considerare un attimo la situazione storica. La trovò poco chiara. Resti del passato alla rinfusa si trascinavano ancora qua e là. Uno strato di fango ricopriva ancora la terra, ma qua è là piccoli fiori blu stavano già sbocciando. Forse si tratta degli stessi lilacs che sbocciano dalla neve ormai sciolta in fango, fiori in cui si intrecciano memoria e desiderio dell’inizio de La terra desolata di Eliot: Aprile è il mese più crudele. Genera
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Esecuzioni
Esecuzione dal vivo
.
Prima esecuzione assoluta
Data:
01 03 2006
Luogo:
Sala Concerti Ex Mattatoio Testaccio, Roma, RM - Italia
Emittente o ente organizzatore:
Freon Ensemble
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