Cielo Perso/Anima tersa




NOMI LEGATI ALL'OPERA:
Mario Garuti - compositore
ORGANICO:
quartetto darchi


ANNO:
2009
DURATA:
10' 00''
FORME:
quartetto d'archi


PRESENTAZIONE:
Cielo perso/Anima tersa, ispirato alle “righe illuminanti” del sonetto n. 19 di Shakespeare (Devouring Time, blunt the lion’s paw). “Parafrasando il commento di Alessandro Serpieri a questo sonetto è evidente lo scontro tra il Tempo, con i suoi tratti distintivi della violenza e della fuggevolezza, e l’archetipo (pattern) della giovinezza, della bellezza, dell’amore. Il Tempo ha le ali e il suo aspetto più violento è proprio la sua fuggevolezza (fleet’st…carve …hours). Questo quartetto è una consequentia atletica di pattern di forte impatto, ma cangianti. Modelli che tendono ad imporsi all’inevitabile flusso metamorfico del Tempo, ma invitabilmente fuggevoli. Scrittura atletica. Agone tra due scrittori: il Tempo e il Compositore. Il primo scrive dell’ineluttabile decadenza e morte, l’altro cerca di sottrarre al flusso temporale la sua poesia, la sua ispirazione. Un escamotage per circuire il Tempo. Una irresistibile illusione. L’insopportabile ispirazione… un pendolo... un’oscillazione continua tra euforia e malinconia. Quando scrivo non penso alla Fine” (M. Garuti).



Esecuzioni

Esecuzione dal vivo
Titolo:
53. Festival Internazionale di Musica Contemporanea - il corpo del suono
Interpreti:
Arditti String Quartet (quartetto d'archi)
Data:
26 09 2009
Luogo:
Teatro Piccolo Arsenale, Venezia - Italia
Emittente o ente organizzatore:
Biennale di Venezia
Ciclo di esecuzioni:
Festival Internazionale di Musica Contemporanea