
L’attività degli Amici della Musica di Sondalo è iniziata nel 1962, con
l’intento di creare nella provincia di Sondrio un’associazione attorno
alla quale si potesse proporre musica in un territorio assolutamente
privo di proposte musicali e dal quale è ancor oggi difficoltoso
raggiungere i centri di cultura importanti.
La sede per i concerti venne individuata nella chiesa romanica di Santa
Marta, allora adibita a magazzino: tuttavia la chiesa andava restaurata,
e così si riparò su una sala da ballo, dove il primo concerto venne
affidato ai Solisti Veneti di Claudio Scimone; i soci erano una
cinquantina, le risorse finanziarie molto scarse, il sostegno degli enti
pubblici inesistente.
Si passò la stagione successiva a un piccolo locale cinematografico,
dove comunque suonò la prima orchestra con un buon organico: il pubblico
aumentava e ci seguiva e così passammo al Teatro Rio, di circa
quattrocento posti, che ci ospitò per molti anni: nel frattempo Santa
Marta, restaurata, rivelava le sue bellezze, ma si dimostrava troppo
piccola.
Le risorse economiche nel frattempo diventavano un po’ meno precarie,
anche per il progressivo intervento degli Enti Pubblici (tra cui il
Comune di Sondalo), cosicché si poterono invitare orchestre più grandi e
solisti più celebri.
Si facevano crescenti anche le difficoltà di accesso a Sondalo da parte
del pubblico, per la mancanza di servizi pubblici, e dovemmo di
conseguenza organizzare un apposito servizio di autobus per tutta la
valle: tale servizio è tuttora operante, e serve mediamente più di
quattrocento spettatori.
L’occasione di uscire dalla mura sondaline avvenne in occasione dalla
Messa di Requiem di Verdi, che esige un contenitore acustico e logistico
per centocinquanta esecutori: trovammo il luogo ideale nella chiesa di
San Giuseppe di Grosio, ove quasi mille persone decretarono il successo
della serata. La costruzione del Pentagono di Bormio (sala di oltre
mille posti) risolse i complessi problemi di spazio legati al balletto, e
là danzarono, tra gli altri, Luciana Savignano, Anna Razzi, Gheorghe
Jancu, Rudol Nureyev, Carla Fracci.
Ma a Sondalo anche il Teatro Rio diventava piccolo: il Palazzetto
Comunale di Sondalo (dopo lunghe prove e molteplici adattamenti) si
rivelava capace di contenere un pubblico di oltre cinquecento persone e
soprattutto garantiva finalmente una qualità acustica degna, rimanendo
sinora l’unica sala in tutta la Valle in grado di ospitare un complesso a
grande organico.
Il principio fondamentale nella composizione delle stagioni è quella
della qualità e della varietà delle scelte artistiche , così da far
conoscere la grande musica nei suoi molteplici aspetti.
Le stagioni musicali si sono svolte via via con la proposta del grande
repertorio classico: cicli importanti dedicati ad autori come Beethoven e
Ciaikowski (tutte le Sinfonie), Dvorak, Mozart, i concerti solistici
sono tenuti da concertisti di fama internazionale come Uto Ughi, i
pianisti Lucchesini, Madjar, Canino, Lazar Barman.
Grande attenzione è stata posta verso la musica sacra con l’esecuzione
delle grandi opere di autori come Haydn, Haendel, Mozart e Verdi (i
Requiem).