#tempocalmo: 5 domande ai musicisti in tempo di coronavirus: Michelangelo Lentini
Michelangelo Lentini, violinista
1 - Come passa il suo tempo e di cosa si sta occupando sul piano musicale?
Le mie giornate sono caratterizzate da alcuni appuntamenti imprescindibili: studio del violino, cambio pannolini, visione e commento in tempo reale di cartoni animati con mio figlio Francesco e tre passeggiate al giorno col mio cagnolone Artù. Oltre ovviamente ai pochi momenti di relax che io e mia moglie Lucia riusciamo a ritagliarci. Sul piano musicale sono impegnato con le lezioni online ai miei allievi del Conservatorio di Sassari, con lo studio di alcune Pagine di nuovo repertorio e ho appena terminato di registrare il Capriccio n2 di Pierre Rode per un bellissimo progetto, nato dalla geniale mente del mio amico Davide Alogna, che vede impegnati 24 Violinisti Italiani nella registrazione dei 24 Capricci di questo grande Autore. Credo sia la prima volta che tanti Violinisti facciano un Opera così corale, caratterizzata dalla diversità di ognuno, ma da una comunione d'intenti davvero forte.
2 - Ha proposto sue esecuzioni in streaming?
Sì, con I Solisti Veneti abbiamo registrato due video in cui grazie alla tecnologia, pur restando ognuno nella propria casa, siamo riusciti a suonare tutti insieme per essere vicini al nostro Pubblico. Poi mi è stato chiesto di registrare un breve momento musicale dal Dottor Cantore, Primario del Reparto di Oncologia dell'Ospedale di Mantova e Presidente dell'Associazione Donatori di Musica, della quale mi onoro di essere il referente per la Sardegna. Ho suonato l'Allemanda della II Partita di Bach, dedicandola a tutti i Medici, gli Infermieri e gli Oss che in questo periodo così difficile sono rimasti in corsia per curare i malati, esponendosi a grossi rischi e garantendo il funzionamento del sistema sanitario nazionale, messo a dura prova.
3 – Terminata l’emergenza COVID - 19 a suo avviso il modo di fruire la musica dal vivo sarà lo stesso o ripensato?
Temo che dovrà essere ripensato: il lavoro delle tante figure professionali che gravitano attorno ad un Teatro è finalizzato alla messa in scena delle Opere o all'esecuzione dei concerti e al momento una sala affollata di gente è l'antitesi delle misure di distanziamento sociale che ci vengono imposte. Credo che sarà necessario modificare le nostre abitudini, garantendo a tutti la possibilità di lavorare. Mi auguro che il Governo si esprima al più presto e in modo chiaro su quale sarà il futuro del nostro comparto, fin'ora nulla è stato detto, lasciando tantissimi lavoratori - e le relative famiglie - nell'incertezza più totale. Bisogna sempre ricordare ai nostri politici l'importanza dell'Arte e della Musica in Italia, sovente se ne dimenticano...
4 - Quale futuro lavorativo si prospetta per il settore e soprattutto i giovani interpreti dopo la pandemia?
Il futuro più bello non potrà che essere un ritorno al passato. Credo che la Musica, il Teatro, la Danza e tutte le forme di Arte esistano nel momento in cui c'è il Pubblico. Qualsiasi altra forma di esibizione può essere un surrogato momentaneo per mantenere vivi i contatti, o per alleviare la solitudine di una quarantena forzata, ma i social, i video e lo streaming non potranno mai sostituire l'esperienza di un teatro colmo di gente che applaude per tributare il giusto riconoscimento agli Artisti e a tutto l'apparato tecnico organizzativo necessario al corretto svolgimento di uno spettacolo dal vivo. Mi auguro che i giovani possano tornare ad affollare i teatri al più presto; ne abbiamo infinitamente bisogno sia come pubblico che come interpreti.
5 - Vuole rivolgere un pensiero/appello al pubblico dei concerti?
Il sentimento più forte che lega qualsiasi artista al suo Pubblico è sicuramente la gratitudine. Sono sicuro che in tanti si schiereranno al nostro fianco affinché tutti possano capire quanto la Musica dal vivo sia indispensabile per la qualità della vita di ciascuno di noi. In questo difficile periodo abbiamo imparato a rinunciare a tanto per preservare il valore della vita, mi auguro che al più presto la paura e l'angoscia lascino il posto alla serenità e alla gioia, affinché anche la Musica possa tornare a Vivere.
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