Sonia Schiavone: Wayne Shorter’s Legacy
Numero di catalogo discografico SKU: C00573, Da Vinci Publishing 2022

Prezzo: € 12,90
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Descrizione: Wayne Shorter è una figura di spicco nel jazz contemporaneo e la sua lunga carriera è un flusso di musica personale e traboccante di idee. La sua musica ha avuto un grande fascino per me dal primo ascolto. La possibilità di cantarla mi ha donato l’entusiasmo che si può provare in un’incursione in territori poco esplorati, ma che si sa essere ricchi di tesori. È una musica che ti cambia, ti fa uscire dagli schemi, ti spinge a dilatare le tue possibilità. Come dice Herbie Hancock “è una fonte di luce”. Credo sia questa l’eredità più grande che ci stia lasciando. Le composizioni di Shorter si presentano come un materiale malleabile ma allo stesso tempo fragile e delicato e arrangiarlo per avvicinarlo al mio modo personale di sentirlo è stata una piacevole sfida. Molte delle sue prime composizioni, tra gli anni 60 e 70 dello scorso secolo, sono oramai parte dello studio di ogni studente di jazz e diventati a loro modo degli “standard” nel senso più ampio del termine, ma gran parte del suo repertorio rimane comunque meno praticato dai cantanti. Qui ho voluto proporre in chiave vocale alcuni suoi brani proprio di quel periodo, interpretando testi già scritti da altri autori (come in “Speak no Evil” e “Black Nile”), in alcuni casi rielaborandoli e modificandoli (come in “Footprints” e “Iris”) e scrivendone personalmente di nuovi (“Infant yes”, “Yes and no”), anche per brani non ancora interpretati da altri cantanti (come in “Deluge” e “Miyako”). Per “Yes and no” ho preso liberamente ispirazione dall’esitazione di Amleto nel suo celebre monologo “To be or not to be”, il testo di “Infant eyes” è dedicato a mia figlia e mio marito, mentre per “Deluge” e “Miyako” è stata la poetica di Elizabeth Barrett Browning a ispirarmi le liriche, un’autrice che mi ha incantato e ho saputo essere molto amata da Wayne Shorter. Le composizioni di Shorter sono piccoli distillati di creatività, ricchi di elementi combinati sapientemente, una scrittura che mi ha ricordato la sintesi e la sorpresa che destano gli aforismi, ma anche la poesia di Emily Dickinson (a cui ho reso omaggio nel mio precedente lavoro discografico “Come – Eden!” del 2020). Ho scritto così due nuovi brani originali “Touches of colours” e “I sing” sulle liriche della Dickinson, che vogliono essere qui un mio piccolo omaggio alla poetica e alla filosofia artistica di Shorter: il primo offre una nuova lettura della poesia della scrittrice americana, un invito a notare che i cambi di colore della luce nel passaggio tra notte e giorno ci fanno vedere le cose da molti punti di vista diversi e da qui può nascere una visione nuova e spiazzante di qualcosa che avevamo già sotto gli occhi da sempre; “I sing” è stato scritto durante il primo lockdown in Italia per la grande pandemia mondiale ancora in corso, quando stavo lavorando sugli arrangiamenti di alcuni dei brani che sono entrati poi a far parte di questo CD e le parole scritte molto tempo prima da Emily Dickinson, che ha vissuto un lockdown sui generis e volontario per tutta la vita, hanno acquistato per me un significato nuovo, un incoraggiamento a trovare nell’arte il mezzo per esprimersi e “per scacciare via le tenebre”. Sonia

Schiavone Sonia Schiavone, voce, background vocali ed effetti
Fabio Gorlier, pianoforte
Stefano Profeta, contrabbasso
Donato Stolfi, batteria
Gianni Virone, sax tenore, soprano, alto e baritono, clarinetto, clarinetto basso (except 1, 5, 7)
Cesare Mecca, tromba (track 3, 8, 10)
Aldo Caramellino, trombone (track 3, 8, 10)

Dati editore
INDIRIZZO: Japan, 534-0023, Osakashi, Miyakojimaku, Miyakojimaminamidori 2-1-3-1307
TELEFONO: +81 (0)80 8325 7780