A ventitre anni dalla sua fondazione, la Camerata strumentale è oggi
un’officina di attività dedicate alla diffusione di una cultura
dell’ascolto e al consolidamento di uno spirito di comunità.
L’integrazione con la Scuola comunale di Musica «G. Verdi» ha
amplificato una vocazione che la Camerata ha perseguito fin dai suoi
esordi, quella di far diventare l’Orchestra uno strumento di
avvicinamento consapevole alla musica disponibile a tutti, dai più
piccoli fino alla terza età, un’azione che l’attuale residenza comune di
Orchestra e Scuola nel Palazzo della Musica di Prato rende ancor più
efficace. In particolare, l’intenso lavoro di educazione musicale che
l’Orchestra ha sempre svolto ha permesso a decine di migliaia di giovani
pratesi di fare esperienza della musica d’arte potendo contare su una
adeguata preparazione; la stessa attenzione è stata rivolta al pubblico
adulto delle Stagioni concertistiche.
Dallo spirito che anima la Camerata sono nati progetti e laboratori,
come l’Orchestra di ragazzi «Prato Sinfonietta» e il Coro «Città di
Prato», complessi che coinvolgono centinaia di partecipanti nella gioia
di far musica insieme. Queste iniziative hanno trovato nel direttore
musicale Jonathan Webb, alla guida della Camerata dal 2014, un
ispiratore e un moltiplicatore d’entusiasmo. Simbolo di questo spirito
di coinvolgimento attivo è stata la produzione di Noye’s Fludde di
Benjamin Britten del maggio 2016, un allestimento condiviso da tanti
cittadini piccoli e grandi che ha segnato un momento di nuova partenza e
di rinascita. Allo stesso modo, la rappresentazione nel marzo 2019 di
Wir bauen eine Stadt di Paul Hindemith e Mahagonny Songspiel di Kurt
Weill, in un dittico inedito, ha avuto l’obiettivo di evidenziare la
forza della musica come strumento di creazione di un mondo ideale.
Anche la progettazione concertistica dell’Orchestra, centro focale di
questo vivace cantiere musicale, ha acquistato nel disegno dei suoi
contenuti il senso di un percorso organico e ideale, che fa della musica
un modello etico di condivisione, di armonia sociale, e che trasforma
il pubblico in una comunità di ascolto.
Nata nel 1998 da un’idea di Riccardo Muti e grazie alla partecipazione
di forze pubbliche e private la Camerata è sostenuta dal Comune di Prato
e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato. Alessandro Pinzauti è
stato il direttore musicale dalla fondazione al 2014. Un contributo
artistico decisivo per la crescita dell’Orchestra è venuto da artisti
come Piero Bellugi, Franco Rossi e Bruno Bartoletti, che le hanno
prodigato cure paterne.
Negli anni, l’Orchestra ha stretto collaborazioni costanti con molti
artisti, tra i quali Filippo Maria Bressan, Gary Graden e il St. Jacob’s
Chamber Choir di Stoccolma, Lorenzo Fratini e il Coro del Maggio
Musicale Fiorentino, i pianisti Pietro De Maria, Alessio Bax, Louis
Lortie, il violinista Boris Belkin, il mezzosoprano Monica Bacelli.
Attiva sia nell’opera lirica che nell’oratorio e nella musica
sinfonico-corale, la Camerata è stata ospite dell’Accademia Musicale
Chigiana, degli Amici della Musica di Firenze e Palermo, della Sagra
Musicale Umbra. Ha compiuto tournée in America latina, con numerosi
concerti in Argentina, Brasile, Cile e Uruguay, in Europa e in Italia
con i progetti di circuitazione musicale promossi dal CIDIM.
Riccardo Muti ha diretto la Camerata a Prato e al Ravenna Festival. La
sua lezione-concerto sulla Sinfonia «Incompiuta» di Schubert è stata
pubblicata in dvd e più volte trasmessa da Rai 5. Registrazioni della
Camerata sono pubblicate da CPO e da Brilliant.
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