#nuoveincisioni - Eugenio Della Chiara: 5 domande a interpreti italiani in occasione dell'uscita del loro ultimo lavoro discografico
Foto: © Alessandro Uguccioni
Da diversi anni il CIDIM promuove all’estero il chitarrista Eugenio Della Chiara che si distingue per l’originalità e qualità dei programmi pensati per essere proposti a pubblici dal palato assai fine. In occasione della pubblicazione del suo nuovo LP gli abbiamo rivolto alcune domande.

Come hai scelto il repertorio del tuo ultimo album? Nell’autunno del 2021 ho ricevuto l’invito, da parte del CIDIM, a registrare un recital per la stagione musicale online dell’Istituto Italiano di Cultura di Istanbul. Terminato il lavoro, dopo qualche ascolto ho cominciato a pensare che il programma che avevo registrato in video sarebbe stato perfetto per un LP, con il lato A (“Grande Sonata” di Paganini, “Omaggio a Haydn” di Galante e “Sonata de Elami” di Padre Basilio) incentrato sul passaggio tra XVIII e XIX secolo e il lato B (“Sonatina” di Moreno Torroba, “Preámbulo y Sardana” di Cassadó e “Tarantella” di Castelnuovo-Tedesco) dedicato al repertorio segoviano. Alla fine la passione per il mondo dei vinili - a proposito, ho un canale YouTube riservato ai pezzi migliori della mia collezione - mi ha condotto all’idea di questo progetto, poi realizzato grazie a Stradivarius che ha deciso di mettere in catalogo il suo (nonché mio) primo LP.

Quale strumento hai utilizzato per la registrazione?  Ho utilizzato una splendida chitarra costruita da Lucio Carbone - noto liutaio milanese - nel 2021. Si tratta di uno strumento ispirato - non una copia, importante precisarlo - al progetto di Enrique García, costruttore tra i più importanti nella storia della chitarra classica.  

Dove hai effettuato l’incisione e come ti sei trovato con l’ingegnere del suono? Per la registrazione mi sono recato al Teatro Comunale di Cagli, non lontano da Pesaro, la mia città natale. Questo teatro - che si trova in un comune di nemmeno novemila abitanti - è uno dei più belli delle Marche, probabilmente la regione con la maggior densità di teatri storici al mondo. L’ingegnere del suono che ha curato il progetto è Gabriele Zanetti, con cui mi sono trovato tanto bene da volergli affidare anche un’importante produzione in cui sono stato impegnato negli scorsi mesi: la registrazione per Naxos delle opere per chitarra di Gaspar Cassadó e Frederic Mompou.

Oggi la musica registrata, grazie al web, viene ascoltata ovunque: smartphone, computer, webradio. Che significato ha incidere un LP per un’etichetta discografica? Prima della pubblicazione di questo LP ho inciso per Decca (due CD e un album digitale) e Discantica: era da tempo però che desideravo avere qualcosa di registrato da me su vinile. In un mondo sempre più liquido - in cui anche il modo di ascoltare la musica riflette una marcata tendenza alla smaterializzazione - il vinile è un importante richiamo alla fisicità e alla materia: anche per questo nel pensare l’artwork per “Eugenio Della Chiara plays” mi sono riferito a un’estetica tutt’altro che minimalista, chiedendo all’illustratrice Sonia Poto di ispirarsi alle grafiche degli LP degli anni d’oro della Decca americana. Con il CD il discorso ovviamente è diverso: si tratta di un supporto che in quanto a presenza fisica si impone molto meno rispetto all’LP, mentre dal punto di vista della comodità (e in molti casi anche della qualità) perde in partenza il confronto con la musica liquida. Ad ogni modo, credo che pubblicare nuovi album - a prescindere dal tipo di supporto - sia importante per documentare repertori meno conosciuti, o - meglio ancora - per mettere un personale punto fermo su quelle musiche che abbiamo avuto occasione di approfondire in modo particolare, che sentiamo “nostre” e di cui desideriamo condividere una visione maturata nel tempo.

Quali sono i tuoi prossimi impegni concertistici? In queste settimane mi sto preparando in vista di quattro date con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, con cui eseguirò “Orfeo e le sirene” - ouverture concertante per chitarra e orchestra dedicatami da Carlo Galante - e il Concerto op. 99 di Mario Castelnuovo-Tedesco, sotto la direzione dell’amico Diego Ceretta. Saremo a Osimo il 30 marzo per una prova generale aperta, poi il 31 marzo a Jesi, il 1° aprile a Pesaro e infine il 2 aprile a Fabriano: una bella occasione per suonare in quattro splendidi teatri marchigiani.

Entrare nel mondo musicale di Eugenio Della Chiara è sempre una bella scoperta. Lo attendiamo alla prossima uscita discografica che ha avuto la generosità di preannunciarci in questa occasione. Ad majora semper!

A cura di Francescantonio Pollice

LP
Chitarra: Eugenio Della Chiara ,
Stradivarius , Cologno Monzese, 2022
Numero di catalogo discografico STR 37234 LP
Shop

Descrizione:
Paganini • Galante • García • Moreno Torroba • Cassadó • Castelnuovo-Tedesco
Una produzione Cidim & İtalyan Kültür Merkezi
Audio • Gabriele Zanetti & Federico Dascola
Video • Alessandro Uguccioni & Giacomo Giardinieri
Artwork • Sonia Poto
Chitarra • Lucio Carbone 2021
Media partner • Siccas Guitars
Registrato al Teatro Comunale di Cagli ... continua a leggere