#tempocalmo: 5 domande a musicisti in tempo di coronavirus: Benoît Fromanger
Benoît Fromanger, direttore d’orchestra e flautista
1 - Come passa il suo tempo e di cosa si sta occupando sul piano musicale?
Mi prendo cura della mia famiglia, fortunatamente siamo tutti confinati insieme. 
Dando aiuto e carità agli anziani e alle persone povere attorno a noi.
Ovviamente facendo lezioni on-line ai miei studenti di Berlino.
Chiamando amici in tutto il mondo per mantenere uno spirito positivo.
Facendo yoga.
Mettendo in pratica la mia direzione.
2 - Ha proposto sue esecuzioni in streaming?
Abbiamo fatto concerti dal vivo per i vicini e farò dei concerti streaming con la Goiania Symphony (Brasile), nella quale sono il direttore ospite.
3 – Terminata l’emergenza COVID - 19 a suo avviso il modo di fruire la musica dal vivo sarà lo stesso o ripensato?
Penso che saremo più per le cose essenziali. Capendo più in profondità gli effetti positivi della musica e le sue emozioni; Ma sono preoccupato che le persone guarderanno i concerti in streaming gratuito senza davvero capire la differente qualità e il livello degli artisti. Poi come faremo a riportarli nelle sale da concerto? Già prima c’era la tendenza con tutti i social media e internet a non avere una percezione reale della qualità e della sensibilità.
4 - Quale futuro lavorativo si prospetta per il settore e soprattutto i giovani interpreti dopo la pandemia?
Nessuno lo sa adesso! Spero che i politici realizzeranno il trauma culturale e supporteranno finanziariamente e fisiologicamente tutti gli artisti delle piccole istituzioni musicali e culturali e non aiutando solo i già affermati! I giovani devono essere creative e inventare e proporre nuove idee, musica da camera, cross over e gruppi di musica contemporanea, ma sempre continuando a studiare per mostrare le loro migliori potenzialità ed emozioni.
5 – Vuole rivolgere un pensiero/appello al pubblico dei concerti?
Non solo al pubblico dei concerti: tutti!!! Venite a vedere e a sentire gli artisti dal vivo! Il loro cuore batte, noi sentiamo il loro respiro e percepiamo le loro emozioni. E’ la vita!

© Cidim