#tempocalmo: 5 domande a musicisti in tempo di coronavirus: Carlo Morena
Carlo Morena , flautista
1 - Come passa il suo tempo e di cosa si sta occupando sul piano musicale?
Il mio tempo lo passo cercando di mantenermi in buona forma fisica, cosa facile abitando in una casa grande con giardino etc. alle porte di Roma. Poi ascolto molta musica sui siti di concerti in streaming e cerco di leggere qualche ottimo libro “impolverato” dalla libreria. Questo improvviso rallenamento del tempo, ed il fatto di stare a casa a lungo, mi ha dato, insieme ad un vago senso di protezione, anche l‘idea che, forse tutti noi, ogni 20 o 30 anni dovremmo fermarci per un pò per far “respirare “ il mondo e tirare anche noi un lunghissimo respiro trannendo anche il fiato per qualche secondo... e questo ci darà ancora più energia per anadare avanti meglio. In questo periodo ho lavorato anche molto sulle mie prossime pubblicazioni, ho studiato nuovi concerti e pensato a nuovi e futuri progetti da realizzare. Ho anche insegnato on-line sulla piattaforma di didattica musicale a distanza https://www.playwithapro.com/ facendo molte lezioni on line ai miei studenti del Conservatorio di S. Cecilia di Roma.
2 - Ha proposto sue esecuzioni in streaming?
Credo la tecnologia di alta qualità sia la premessa principale per le esecuzioni in streaming. Ho ritenuto che questo sia il tempo della riflessione, del parlare, dello scrivere e progettare ma, soprattutto, studiare! Cosa già problematica in tempi normali.
3 – Terminata l’emergenza COVID - 19 a suo avviso il modo di fruire la musica dal vivo sarà lo stesso o ripensato?
Credo che quando sarà finità l’emergenza sanitarià il mondo delle permormances avrà uno strumento in più per fruire dei contenuti musicali. Credo che la tecnologia funzionale alle esecuzioni on line sarà molto implementata permettendo cosi due canali validi e separati per poter diffondere i contenuti musicali ad una platea più ampia. Questo più che una previsione si può intendere coma un auspicio.
4 - Quale futuro lavorativo si prospetta per il settore e soprattutto i giovani interpreti dopo la pandemia?
Credo che il mondo delle piattaforme di didattica musicale a distanza sarà incentivato e questo potrebbe rappresentare un minimo segno positivo per l’ occupazione di nuovi docenti (se pur con i limiti conosciuti ). Anche le performances in streaming potrebbero dare uno strumento in più (e nuovo) per creare canali alternativi e validi per mettere in luce le proprie qualità. Il problema sarà la ripercussione sui giovani interpreti di una presumibile e grave emergenza finanziaria ed economica che potrebbe aggravare la già precaria possibilità di trovare lavoro nelle orchestre, nei festival ed in tutti i settori della libera professione. Si auspica un intervento deciso di tutte le forze organizzative per dare una spinta straordinaria alle attività in modo da creare quante più possibili opportunita dei giovani per affermarsi. Inoltre è importante il ruoli delle forze organizzative per creare un conseguente interesse della politica su questi.
5 – Vuole rivolgere un pensiero/appello al pubblico dei concerti?
Il mio appello è quello di frequentare le sale di concerto e teatri dell'opera. Questo puo essere un mezzo valido per accendere una luce sul mondo musicale scongiurando quanto più possibile la “ distrazione” delle istituzioni e cercare di convogliare risorse economiche sul questo settore quasi sempre considerato marginale.
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