#tempocalmo: 5 domande a musicisti in tempo di coronavirus: Giorgio Signorile

Giorgio Signorile chitarrista e compositore
1 - Come passa il suo tempo?
Devo dire che mi sembra di essere più impegnato ora che nei mesi "normali": l'insegnamento a distanza ha dei tempi dettati non solo dall'esecuzione dei brani assegnati (nel mio caso di insegnante di chitarra) ma ahimè dalla difficoltà dei collegamenti, linee disturbate, ascolti improbabili, cadute e richiamate...insomma un "corollario" che costringe a fare i salti mortali per ascoltare ciò che normalmente si svolge in una lezione di un'ora circa. In più ho adeguato il programma didattico alle nuove esigenze, quindi meno difficoltà tecniche, perchè la lezione online non permette quel rapporto-contatto, anche gestuale e fisico, necessario per superare certi "ostacoli" tecnici, e più attenzione all'aspetto espressivo, cosa che, seppur un pò superficialmente, è possibile fare a distanza, e quindi anche la programmazione ha avuto dei cambiamenti rispetto alla norma e ci ho lavorato parecchio adattando materiale alle nuove esigenze didattiche...E poi studio, scrivo musica, ho finito da poco un pezzo per un duo chitarristico che sarà registrato a breve, passeggio col cane in campagna, pedalo (la bici da corsa è la mia passione), guardo questo meraviglioso inizio estate con occhi stupiti, come se queste fioriture, questi colori fossero un immenso regalo che la natura ci ha fatto e che quest'anno forse riusciamo ad apprezzare di più.
2 - Di cosa si sta occupando?
Come dicevo a parte l'insegnamento a distanza, le riunioni collegiali (insegno chitarra nella Scuola media a Indirizzo Musicale di Cuneo) non mi resta molto tempo: preferisco abbandonare un pò la chitarra e dedicarmi allo sport o semplicemente al "mondo di fuori". Comunque in questi giorni sto preparando i lavori "delle vacanze" per i miei alunni, cosa solo apparentemente banale, perchè bisogna pensare a qualcosa che unisca l'importanza del messaggio didattico con il giusto bisogno di relax estivo, casa non facile da realizzare! E poi ovviamente sto continuando ad esercitarmi sul mio consueto repertorio da concerto, perchè auspico che presto si possa tornare a suonare dal vivo seppur con le dovute cautele; in particolare quest'estate vorrei poter tornare a suonare all'aperto in montagna, ho amici che gestiscono rifugi, e amo tantissimo organizzare concerti in quota, col pubblico che "si guadagna" il concerto camminando magari un paio d'ore ma in uno scenario impagabile!
3 - Cosa propone di vedere e ascoltare della sua musica?
Bah, premetto che ascoltare sarebbe già di per sè sufficiente ma mi rendo conto che molte persone amano vedere attraverso e con la Musica, c'è un bisogno di visualizzare emozioni, momenti, volti, situazioni, cose che la musica riesce a far emergere...e allora vorrei che la mia musica possa essere un sorriso, una mano che accarezza, io scrivo non per professione accademica ma per sentimento, quando "mi viene", e la naturalezza del momento nel quale inizio a scrivere una nuova pagina voglio che si ascolti nella semplicità di ciò che comunico, una semplicità che spero non sia banale ma solo adatta a tutti coloro che vogliono fermarsi un attimo ad ascoltare...e non posso negare che nella mia musica ci sono io, frutto di esperienze umane che ad esempio mi hanno portato da "giovane" a girovagare per il mondo, tra India, Africa, Cina, Tibet, Medioriente, viaggi e volti che porto nel cuore e che affollano la mia musica, ma ci sono i meravigliosi ricordi dei miei genitori che mi hanno abbandonato da poco, c'è la mia famiglia...la mia musica è questo, la mia vita che ogni tanto prende forma e diventa altro, qualcosa che ognuno può vedere attraverso gli occhi della propria sensibilità e del proprio cuore... ...comunque per chi volesse ascoltare e capire qualcosa in più del mio modo di far musica ci sono alcuni brani tratti dai miei ultimi cd Riflessi e Via Mellana 12/D che amo particolarmente e che potrete trovare sui tradizionali media online: Giochi d'acqua e Quel mare che non c'era. Rappresentano un pò il mio modo di intendere la Musica e il signifiicato che essa ha per me.
4 - E della musica in genere?
Che domanda da fare a un musicista! Innanzitutto ti dico che è un bellissimo lavoro, nonostante le difficoltà tipiche italiane (che poi sono comuni in molte parti del mondo), ed è un bellissimo lavoro sia quando insegno che quando scrivo o suono in concerto, è sempre la stessa cosa che semplicemente prende forme espressive differenti. La musica è ciò che mi rende felice e realizzato ma non perchè creda che "senza musica morirei", ma perchè mi permette di vedere il mondo intorno a me in un modo migliore, più sereno, mi regala quella libertà di pensiero che mi rende più disponibile nei confronti degli altri...quindi vorrei che molti potessero condividere la gioia del fare musica in prima persona, del creare non solo di ascoltare cosa già di per sè importante comunque, la Musica è davvero un modo meraviglioso per dialogare fra persone impossibilitate a farlo nel modo tradizionale: penso a quando, viaggiando nello Zaire, ora Congo, entrai in un villaggio Bambuti (i Pigmei), avevo con me solo lo zaino e una chitarra, quello che successe dopo che iniziai a suonare e cantare Il Pescatore di De Andrè fu incredibile! balli, percussioni, urli, una festa pazzesca fra persone che mai si erano viste, persone separate apparentemente da secoli di storia ma unite da una semplice canzone! Ecco io forse sono un sognatore ma mi sembra che chi fa musica col cuore sia portatore di valori positivi, di buoni sentimenti e credo fermamente che di questi valori ne avremo sempre più bisogno...e io da musicista cerco di farmi "portatore sano"!
5 - Qual è il colore della musica?
Se chiudo gli occhi e mi faccio quella domanda mi viene da rispondere subito Verde, per me Vita-Natura-Musica sono indissolubilmente legate e quel colore, quello di un semplice prato, è il migliore per rappresentarla.
Infine, qual è la composizione che ha cambiato la sua vita?
Di primo acchito rispondo Shine on you crazy diamond dei Pink Floyd, un esempio di composizione rock (lo so, termine limitativo...) che racchiude una quantità di bellezza infinita, dalla melodia, all'arrangiamento, agli assoli, ai silenzi, al testo...e forse anche agli anni in cui fu scritta, credo avessi 13 o 14 anni quando l'ascoltai la prima volta, io che suonavo e ascoltavo quasi esclusivamente la chitarra classica...mi si aprì un mondo e da lì iniziai ad ascoltare tutta la musica, senza chiusure mentali su generi e artisti.

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