1 - Come passa il suo tempo e di cosa si sta occupando sul piano musicale? In questa situazione di emergenza in cui si è costretti a restare in casa ho attuato lo Smart working per continuare le lezioni con i miei allievi, cerco di inventare ogni giorno nuovi giochi per mio figlio e di coinvolgerlo nella cucina preparando insieme quello che più piace a lui, studio principalmente la sera quando lui dorme e leggo quanto più posso. Ho iniziato a studiare brani che poi dovrò eseguire quando tutto questo sarà finito, spero il più presto possibile! 2 - Ha proposto sue esecuzioni in streaming? Si, qualche video per la rivista Falaut che sarà postato sui social prossimamente ed altri per gioco, per sentirmi in contatto con il mondo esterno ma ovviamente la musica dal vivo è tutta un’altra cosa! 3 – Terminata l’emergenza COVID - 19 a suo avviso il modo di fruire la musica dal vivo sarà lo stesso o ripensato? Sicuramente in una prima fase la musica dal vivo sarà ripensato, questo per permettere anche al pubblico di sentirsi in sicurezza dopo aver passato vari mesi in isolamento a casa. Poi penso si tornerà a suonare come abbiamo fatto fino a poco tempo fa, certamente con più entusiasmo sia da parte del pubblico che da parte di noi musicisti. 4 - Quale futuro lavorativo si prospetta per il settore e soprattutto i giovani interpreti dopo la pandemia? Il nostro settore era già in crisi prima, in questo momento sta avendo un ulteriore colpo basso. Il mio pensiero è rivolto a chi lavora con contratti che in questo momento non è tutelato. Spero e mi auguro che tutti si attivino per far ripartire la nostra musica e per permettere a tutti noi giovani di vivere di musica in totale tranquillità economica. 5 – Vuole rivolgere un pensiero/appello al pubblico dei concerti? Il pubblico è il motore dell’arte tutta, senza esso noi artisti non avremmo molto senso:il pubblico ha bisogno di noi come noi abbiamo bisogno di lui. Chiedo a tutti di supportarci oggi più che mai! © Cidim |