#tempocalmo: 5 domande a musicisti italiani in tempo di coronavirus: Nicola Di Benedetto
Nicola Di Benedetto , violinista
1 - Come passa il suo tempo e di cosa si sta occupando sul piano musicale?
In questi giorni trascorsi a casa, dovendo rinunciare mio malgrado ai concerti programmati, mi sono preso del tempo per approfondire e ampliare il mio repertorio. Attualmente sto studiando il concerto per violino e orchestra in Mi minore op.64 di Mendelssohn e la III° sonata di Brahms n.108 per violino e pianoforte.
2 - Ha proposto sue esecuzioni in streaming?
Attualmente no, anche se ho recentemente caricato dei video sulla mia pagina instagram.(https://instagram.com/nicoladibenedetto_) In futuro non escludo di poter ricorrere a questa modalità, che considero fruibile da tutti e che consente, quindi, di estendere ad un pubblico molto più ampio l’ascolto e la comprensione della musica classica.
3 – Terminata l’emergenza COVID - 19 a suo avviso il modo di fruire la musica dal vivo sarà lo stesso o ripensato?
In questo momento è una cosa molto utile e positiva offrire la possibilità di concerti virtuali anche se, allo stesso tempo, ritengo sia riduttivo abituarsi all’idea che questo sia il futuro per il concertismo, dal momento che un concerto in streaming non potrà mai sostituire l’emozione per il pubblico e per noi artisti, di una sala da concerto.
4 - Quale futuro lavorativo si prospetta per il settore e soprattutto i giovani interpreti dopo la pandemia?
Ritengo che, se fino ad oggi la situazione era oggettivamente difficile per la cronica mancanza di risorse, ora lo sarà ancora di più. Mi preoccupano i giovani musicisti alla ricerca di affermazione e carriera, i quali si troveranno a competere in una realtà dove trovare i mezzi giusti e le opportunità per crescere professionalmente ed esprimersi al meglio, sarà ancora più difficile. Penso anche alla situazione dei nostri Conservatori oggi, carenti per risorse e qualità formativa, soprattutto se paragonate all’offerta estera.
5 – Vuole rivolgere un pensiero/appello al pubblico dei concerti?
Sicuramente lo voglio fare. Spero che il pubblico possa tornare presto ad assistere ai concerti dal vivo, magari con un supporto tecnologico che estenda l’ascolto ad un più vasto pubblico presente, sia in sala che da remoto. Certamente il pubblico dovrà essere messo in condizioni tali da poter assistere ai concerti senza rischio di contagio. Penso comunque che le cose ritorneranno lentamente alla normalità, e che la musica saprà e dovrà andare oltre.

© Cidim