1 - Come passa il suo tempo e di cosa si sta occupando sul piano musicale? Dal primo stop in Germania, ho iniziato a riflettere su ciò che riguarda la mia vita di musicista, di insegnante e in generale di essere umano. Ho potuto esercitare le mie basi con più tempo rispetto al solito, cosa che mi è piaciuta moltissimo e ho fatto delle registrazioni video per la mia orchestra. Ho arrangiato alcuni brani per flauto e con un amico li abbiamo portati in una versione stampata. In generale mi è piaciuto avere il tempo per quello che stavo facendo, sono stato bene per tutto questo periodo. 2 - Ha proposto sue esecuzioni in streaming? Ho fatto alcuni video in streaming, alcuni sono stati trasmessi in livestreaming e alcuni sono stati registrati e trasmessi su Facebook e su altri social media. All'inizio trovavo difficile suonare per un pubblico virtuale, ma immaginare che dietro a qualsiasi dispositivo ci fossero persone mi aiutava a scoprire un nuovo pubblico. Non è il vero pubblico ovviamente, con il quale puoi avere un feedback proprio nel momento in cui stai suonando, ma per questo tempi di isolamento è stato utile. 3 – Terminata l’emergenza COVID - 19 a suo avviso il modo di fruire la musica dal vivo sarà lo stesso o ripensato? Ho iniziato molto presto con l'insegnamento online e ho discusso dei pro e dei contro dell'insegnamento virtuale con i miei studenti. Per loro è stato utile registrarsi e inviare questi video dopo essere soddisfatti della propria esecuzione. Più difficile è stata la qualità del microfono, se non si dispone di un microfono esterno, i microfoni integrati regolano automaticamente il livello di ingresso, quindi qualsiasi lavoro su dinamica e chiarezza di articolazione è difficoltoso. Alla fine dobbiamo imparare come usare i dispositivi digitali. Come realizzare una registrazione davvero buona e di cosa abbiamo bisogno per realizzare questo scopo. 4 - Quale futuro lavorativo si prospetta per il settore e soprattutto i giovani interpreti dopo la pandemia? Sono sicuro che molti concorsi, audizioni e altri tipi di selezioni avranno una fase di selezione digitale prima di invitare i giovani musicisti ai concorsi reali. 5 – Vuole rivolgere un pensiero/appello al pubblico dei concerti? Molti dei miei pensieri sono per questa situazione dei concerti. Penso che come esseri umani abbiamo bisogno del contatto personale, è una delle cose importanti che ci definisce come esseri umani. Il secondo pensiero è che, in quanto musicisti, condividiamo emozioni che le parole non sono in grado di trasmettere, quindi è ovvio che un concerto dal vivo non si potrà mai sostituire. Un dialogo di emozioni non potrà mai avvenire su una strada a senso unico. Noi musicisti abbiamo bisogno delle reazioni, dei sentimenti del pubblico per esibirsi come un vero musicista e dare il nostro meglio per regalare la musica al pubblico. www.juergenfranz.com/ © Cidim |