1 - Come passa il suo tempo e di cosa si sta occupando sul piano musicale? Per un compositore passare molto tempo a casa è attività ordinaria. Cerco di dedicarmi alle partiture da finire o da rivedere, e a suonare musiche che difficilmente proporrei in concerto. 2 - Ha proposto sue esecuzioni in streaming? Confesso che nel primo periodo della quarantena ho concesso qualche esecuzione da casa, nonostante il mio scetticismo sulla diffusione della musica in streaming. 3 – Terminata l’emergenza Covid - 19 a suo avviso il modo di fruire la musica dal vivo sarà lo stesso o ripensato? Credo di no. È superfluo dire che il contatto umano è essenziale per la creazione artistica, vale sia per l'attività di compositore che per quella di pianista. Mi auguro che questo periodo possa farci riscoprire la necessità degli abbracci e il dono prezioso che la musica dal vivo ci dà. 4 - Quale futuro lavorativo si prospetta per il settore e soprattutto i giovani interpreti dopo la pandemia? Al momento mi sembra difficile fare previsioni, ma credo che i problemi rimarranno. Spero che questo brutto periodo non crei l'alibi per cancellare produzioni o non erogare risorse economiche. Non vedo nulla di rassicurante all'orizzonte. La musica in Italia non è stata una priorità negli ultimi tempi, difficilmente lo diventerà in questa fase storica. 5 – Vuole rivolgere un pensiero/appello al pubblico dei concerti? Riscoprire la socialità, la condivisione, il dialogo, i respiri, gli abbracci: questo deve essere il motto per il mondo nuovo che dobbiamo costruire. www.oraziosciortino.com |