#tempocalmo: 5 domande a musicisti italiani in tempo di coronavirus: Fabrizio De Rossi Re
Fabrizio De Rossi Re compositore
1 - Come passa il suo tempo?
Devo dire che in questo periodo non ho molta voglia di scrivere musica. Evidentemente lo scrivere musica è per me qualcosa da fare in un momento di felicità, e di speranza per il futuro. Passo il tempo però soprattutto a leggere. Ho potuto leggere cose che per ragioni di tempo avevo sempre rimandato di leggere. E sono in famiglia.
2 - Di cosa si sta occupando?
In particolare l’impegno più importante della giornata è la correzione dei compiti di composizione assegnati agli allievi a distanza. Ma anche quello di prendere appunti su progetti futuri.
3 - Cosa propone di vedere e ascoltare della sua musica? Un pezzo che vorrei segnalare in questo momento è Serene migranti per orchestra, dedicato alle migliaia di donne che ogni anno attraversano il mare nella speranza di una vita migliore per loro e per le loro famiglie. Il fil rouge del pezzo si snoda attraverso l’evocazione di alcuni canti di ringraziamento delle donne salvate oggi nel Mar Mediterraneo, canti disperati e drammatici talvolta sostenuti dal pianto.
4 - E della musica in genere?
E’ molto difficile dare dei consigli d’ascolto, in quanto ogni momento della vita richiede ascolti particolari e individuali per ognuno di noi. In certi momenti, per potersi dare una carica e energia positiva, consiglio l’ascolto della musica di James Brown, per esempio James Brown in Italai 1971 . In altri momenti consiglio invece di ascoltare un capolavoro da salvare, un vero tesoro dell’umanità, il Miserere   di Gregorio Allegri (Roma 1582 - Roma 1652).
5 - Qual è il colore della musica?
ROSSO per me in questo momento.
Infine, qual è la musica che ha cambiato la mia vita?

Nessun pezzo per me è stato importante come Aura (1972) di Bruno Maderna scritto nel 1972: avevo il disco eseguito dal direttore Giuseppe Sinopoli, e ricordo benissimo che attraverso questo pezzo mi vennero in mente orizzonti compositivi possibili esaltanti, che da allora diventarono per me una professione.
http://www.villacomposers.org/composers/derossire-fabrizio-1960-roma.php