LYDIA CEVIDALLI: SALVIAMO L’EX GHETTO EBRAICO DI VITTORIO VENETO
Il borgo in cui nacque Lorenzo Da Ponte, librettista di Mozart, è in rovina. La violinista sostiene il progetto di rilancio e invita a votarlo sul sito del FAI

La violinista milanese Lydia Cevidalli si espone in difesa dell’ex Ghetto ebraico di Vittorio Veneto (TV).
Importante testimonianza della presenza ebraica in Veneto, l’antico borgo è anche un luogo simbolo per la musica: vi è infatti nato Lorenzo Da Ponte, celebre librettista di Mozart, con cui firmò capolavori immortali come Don Giovanni, Le nozze di Figaro e Così fan tutte. Oggi però sta andando in rovina e per salvarlo si è mosso il FAI che lo ha inserito tra i “Luoghi del cuore” da votare in un censimento su internet. Tra i sostenitori della causa c’è anche Lydia Cevidalli: instancabile promotrice della musica di area ebraica, di cui è tra le interpreti più autorevoli, curatrice delle celebrazioni della Giornata della Memoria al Conservatorio “Verdi” di Milano, di recente nominata Consigliera dell’Associazione Amici dell’Università Ebraica di Gerusalemme.
Il complesso si trova nella parte della città una volta chiamata Ceneda. Dello storico insediamento sono ancora visibili alcune case, il cimitero e i settecenteschi magazzini dei cerali: ma senza un tempestivo intervento di restauro, tutto andrà perduto. “Bisognerebbe invece restituirlo alla città – commenta Cevidalli – e trasformarlo in un nuovo e vivace contenitore culturale”. Tra le ipotesi allo studio: un museo, un ristorante e una scuola di cucina kosher, un centro di ricerca enologica. “Si potrebbe anche realizzare un centro studi di musica ebraica – prosegue – e intitolarlo ad Alberto Gentili, che nacque a Vittorio Veneto: fu il primo professore universitario di Storia della Musica in Italia e ha contribuito in modo determinante a scoprire musiche di Vivaldi”.
Cosa si può fare di concreto? “Il primo passo è votarlo nel censimento sul sito del FAI. Con un semplice click si può contribuire a coinvolgere finanziatori interessati a investire nel recupero: sarebbe un’importante occasione di rilancio del territorio. Inoltre rafforzerebbe la candidatura di Vittorio Veneto a Capitale Italiana della Cultura 2018”.

Per votare nel censimento FAI “I luoghi del cuore 2016” fino 30 novembre 2016: http://iluoghidelcuore.it/luoghi/17100