CD
Contours
musiche di Francesca Gemmo
ISBN 8033309694269, Dodicilune Edizioni Discografiche & Musicali , Lecce 2020

Descrizione: l disco propone sei composizioni originali della musicista – qui al pianet, un pianoforte elettromeccanico - con la direzione del musicista e performer francese Daniel Kientzy che suona sax e contrabbasso. Compagni di viaggio in questa avventura Giuseppe Giuliano (mellotron), Cécile Marchand Clouet (flauto), Luc Balestro (alto) e Wim Hoogewerf (chitarra).
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FRANCESCA GEMMO RACCONTA “CONTOURS”
Nel giugno 2016 Daniel Kientzy, per tramite del compositore Giuseppe Giuliano (che è anche presente nel cd in qualità di esecutore ai due Mellotron), mi commissionò un progetto piuttosto strutturato, denominato Exercise de style, che prevedeva la composizione di sei phonostück(s), della durata di circa sei minuti ciascuno, in cui una certa idea di suono “colto” avrebbe dovuto alternarsi e talvolta fondersi con sonorità riconducibili alla musica pop/rock/sperimentale degli anni sessanta. Nei suoi appunti Kientzy spiegava che il progetto riguardava un’opera “destiné à une «vie» / diffusion acousmatique domestique via l'enregistrement de studio […]”, dunque prevedeva la sua realizzazione in studio, “montando” le registrazioni dei singoli strumenti in più sedute, escludendo a priori successive esecuzioni “live”. Secondo l’idea progettuale, inoltre, questi sei pezzi dovevano avere in comune un medesimo materiale melodico/ritmico, affidato solo al Tenor sax e ai sette saxofoni (Archisax) e presentato in sei diverse varianti in cui la melodia è sempre comunque sostenuta da un accompagnamento (accompagnement) realizzato dagli altri strumenti in tre tipi di combinazioni diverse: accompagnamento con strumenti acustici (flauti, viole, chitarre, contrabbasso), accompagnamento con tastiere elettriche (Pianet e Mellotron), e, terza combinazione, la somma dei due accompagnamenti. Iniziai a lavorare al progetto - iniziato nel 2017 e terminato l’anno successivo - partendo dalla melodia: mi piaceva l’idea di una melodia che respirasse, ogni tanto, e arrivasse alla fine a “fissarsi” su un elemento cullante, più volte ripetuto. Così pensai a tre ampie sequenze melodiche ben connotate liricamente e tra loro separate da momenti di “vuoto lirico” in cui, mentre il sax tace, rimane lo sfondo dell’accompagnamento in una sorta di onda che, espandendosi e ritirandosi, appunto, respira e fa respirare. Una volta composta la melodia e predisposta a grandi linee la mia strategia compositiva, si poneva il problema di come realizzare i due accompagnamenti, considerando anche che il progetto iniziale prevedeva poi di farli convivere, sovrapponendoli, in due casi (tracce 3 e 6). In virtù del diverso carattere timbrico degli strumenti “colti” acustici rispetto alle tastiere, pensai dunque a due textures ben distinte: in una, l’accompagnamento “colto”, gli strumenti riprendono le note della melodia principale e le tengono sino a formare un flusso sonoro stratificato e punteggiato qua e là dalla chitarra e dal contrabbasso; nell’altra texture, invece, le tastiere disegnano linee discontinue e nervose ma sempre in stretta relazione con la melodia principale. Dall’idea originaria di semplice melodia accompagnata, dunque, ha preso forma un’immagine sonora più complessa in cui, accanto alla linea protagonista, si affiancano altri profili, altri disegni, altri… contorni. Successivamente, pensando alla forma del lavoro e alla sua valenza drammaturgica, mi è sorta la necessità di rompere, ad un certo punto, la situazione staticamente placida in cui il sax si distende, lirico e sognante: mi pareva tutto un po’ prevedibile. Ho deciso dunque di deformare l’exercise de style aggiungendo verso la fine elementi di crisi, sprazzi di inquietudine e di minaccia destinati però a dileguarsi ex abrupto, come i brutti sogni. Francesca Gemmo

Durata: 36:57
Dati editore
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