CD
Sirius di Alessandro Sbordoni STR 33905, Stradivarius , Cologno Monzese 2011 Descrizione: Un disco che vede la fisarmonica “bayan” come centro assoluto. Il talento di Germano Scurt i, protagonista di quasi tutte le tracce del CD, è a disposizione del compositore Alessandro Sbordoni che ha instaurato col bayan un rapporto privilegiato. Lo strumento è indagato nella sua essenza, e nessun aspetto - fisico, timbrico, ritmico - risulta trascurato. Sbordoni compone a stretto contatto con l’inteprete, tanto che la classica dicotomia “compositore-inteprete” viene messa in discussione; largo spazio viene lasciato alla dimensione improvvisativa, facendo emergere sfumature jazzistiche o provenienti da generi anche lontani dalla cultura occidentale. Il suono diventa il protagonista assoluto e la musica si svincola dall’essere mera esecuzione della “carta scritta”. è inoltre interessante ascoltare il bayan di volta in volta in contesti diversi: lo troviamo come strumento solo, nei duetti, nella musica da camera, solista in compagnia dell’orchestra. Dalle note di copertina: “Una scrittura ricca di accadimenti e densa di umori che comunica una certa ‘visionarietà’ memoriale, associata a una accesa e voluta emotività. Una sorta di ‘diario’ personale (un ‘album di fotografie’), la messa in gioco di una temporalità, di una ‘durata’, in grado di aprirsi al ‘diario’ dello scrivente, dello strumentista solista coinvolto. Un altro superamento della distanza appunto: la resa della figura del compositore e quella dell’interprete in due affezioni tra loro inevitabilmente collegate. (…) L’esplorazione dei vari aspetti strumentali invece conquista una libertà di espressione e una qualità immaginativa dai risvolti inediti...”. |