FESTIVAL E STAGIONI CONCERTISTICHE IN ITALIA


Festival
Bologna Festival 2019 - 38ª edizione

Si inaugura il 20 marzo con il Solomon di Händel la 38ª edizione di Bologna Festival. È un oratorio imponente e dai forti accenti teatrali nella potenza dei suoi cori e nella ricchezza dei colori strumentali, un capolavoro sinfonico-corale poco eseguito in Italia e proposto in esclusiva per Bologna Festival dalla Kölner Akademie Chorus & Orchestra, sotto la direzione di Michael Alexander Willens. Spiccano nella rassegna “Grandi Interpreti” i nomi di due grandi pianisti russi, Arcadi Volodos (31 marzo) e Grigory Sokolov (2 maggio) e quello di Martha Argerich (14 aprile), impegnata in un programma del tutto singolare: da sola al pianoforte nella seconda Partita di Bach e insieme al Cuarteto Quiroga nel Quintetto per pianoforte e archi di Schumann. Nel cuore della rassegna, il 10 maggio, il Requiem di Mozart diretto da Thomas Hengelbrock, unica data italiana per il direttore tedesco e i suoi formidabili Balthasar Neumann Choir & Ensemble. Sempre a maggio, due celebrati complessi orchestrali: la Budapest Festival Orchestra, che incarna la grande tradizione mitteleuropea, e la Chamber Orchestra of Europe, nata come orchestra giovanile sotto l’ala di Claudio Abbado e oggi riconosciuta come una delle migliori orchestre europee. Il 22 maggio Iván Fischer dirige la sua versatile Budapest Festival Orchestra nella “Tragica” Quarta Sinfonia di Schubert, in due ouverture di Rossini e nel Concerto per pianoforte K.453 di Mozart, affidandolo ad un interprete “intimista” come il pianista Emanuel Ax. «Può sembrare strano ascoltare in un concerto tradizionale – spiega Mario Messinis, direttore artistico del festival – le ouvertures della Gazza ladra e dell’Italiana in Algeri insieme a Schubert e Mozart, ma in tal modo si mettono in evidenza le forti incidenze viennesi del “Tedeschino”». Il 30 maggio Antonio Pappano dirige la Chamber Orchestra of Europe nelle Danze slave di Dvořák e nell’Idillio di Sigfrido di Wagner, mentre la straordinaria violinista Janine Jansen presenta il Concerto op.35 di Szymanowski. A partire dal 26 marzo, nell’ambito la rassegna “Talenti”, trova spazio la nuova generazione di concertisti, vincitori di concorsi e allievi di rinomati maestri. Il Trio Kanon, il Quartetto Werther, il violinista Indro Borreani in duo con la pianista Ginevra Costantini Negri, il pianista Gabriele Strata, vincitore del Premio Venezia. In autunno, la seconda parte del festival con la rassegna di musica antica e contemporanea “Il Nuovo l’Antico”, articolata in due progetti: «Apologia del Quartetto. Dalle avanguardie storiche ai giorni nostri» e «Bach versus Händel. Due vite parallele».

Informazioni Bologna Festival 051 6493397 www.bolognafestival.it
Biglietti e Carnet in vendita online e presso la Biglietteria del Teatro Manzoni di Bologna (Via de’ Monari 1/2 tel 051 6569672, martedì-sabato ore 15 – 18.30)

GRANDI INTERPRETI Nel concerto inaugurale della 38ª edizione di Bologna Festival, mercoledì 20 marzo ore 20 al Teatro Manzoni di Bologna, il Solomon di Händel viene eseguito da un eccezionale complesso strumentale e vocale tedesco, la Kölner Akademie di Michael Alexander Willens, direttore attento alle prassi esecutive filologicamente informate, già ospite del Lincoln Center di New York e dei più significativi festival europei. Oratorio in tre atti per soli, coro e orchestra, è una produzione realizzata espressamente per Bologna Festival. Unica occasione di ascolto in Italia, questo Solomon haendeliano accanto ad orchestra e coro vedrà sul palcoscenico del Teatro Manzoni di Bologna le voci soliste di Marian Dijkhuizen (Solomon), Bethany Seymour (Queen of Sheba), Hanna Herfurtner (Solomon’s Queen) e Mark Heines (Zadok, servant). « È curioso che un capolavoro come il Solomon di Händel venga proposto così di rado in Italia. È un oratorio imponente nella vigoria dei cori dai forti accenti teatrali – spiega il direttore artistico Mario Messinis – in cui si afferma la vicenda biblica di Salomone rivissuta con epica drammaticità». Domenica 31 marzo, secondo appuntamento della rassegna Grandi Interpreti: Arcadi Volodos, pianista che infonde immaginazione e sentimento in una formidabile tecnica esecutiva. Dal suo studiato repertorio ha scelto i prediletti Rachmaninov e Skrjabin accostandoli a Schubert. Martha Argerich, ospitata annualmente da Bologna Festival insieme all’orchestra o con gruppi cameristici, è quasi un’artista in residenza: il 14 aprile, evento del tutto eccezionale, si esibisce da sola al pianoforte nella seconda Partita di Bach; ritrova la dimensione cameristica nella seconda parte del concerto dove esegue il Quintetto per archi e pianoforte op.44 di Schumann insieme al prescelto gruppo spagnolo Cuarteto Quiroga. Un terzo recital pianistico il 2 maggio, con Grigory Sokolov, autentico poeta del pianoforte che propone Beethoven e Brahms: Sonata op.2 n.3 e Nuove Bagatelle op.119 oltre agli intermezzi, le ballate, le rapsodie e le romanze contenute nelle raccolte brahmsiane Klavierstücke op.118 e op.119. Il direttore Thomas Hengelbrock, che collabora stabilmente con l’Orchestre de Paris, con il Teatro Real di Madrid, l’Opéra di Parigi e la Festspielhaus di Baden-Baden, torna a Bologna per dirigere il Requiem di Mozart (10 maggio), impegnando i suoi Balthasar Neumann Choir & Ensemble, oggi tra i complessi barocchi più apprezzati dalla critica internazionale. È l’unica esecuzione italiana del capolavoro mozartiano, espressamente riservata al Bologna Festival, con cui Hengelbrock ha iniziato a collaborare quasi vent’anni fa. Arricchisce il programma con la Missa superba di Johann Caspar Kerll, superba cattedrale corale del tardo Seicento che richiede interpreti di prim'ordine. La proposta sinfonica si concentra poi su due importanti compagini orchestrali: la Budapest Festival Orchestra, che incarna la grande tradizione mitteleuropea, e la Chamber Orchestra of Europe, nata come orchestra giovanile sotto l’ala di Claudio Abbado e oggi riconosciuta come una delle migliori orchestre del mondo. Il 22 maggio Iván Fischer dirige la sua versatile Budapest Festival Orchestra nella “Tragica” Sinfonia n.4 di Schubert, in due ouverture di Rossini e nel Concerto per pianoforte K.453 di Mozart, affidandolo ad un interprete “intimista” come il pianista Emanuel Ax. Il 30 maggio Antonio Pappano dirige la Chamber Orchestra of Europe nelle trascinanti Danze slave di Dvořák e nel wagneriano Idillio di Sigfrido, mentre Janine Jansen presenta il sensuale Concerto op.35 di Szymanowski.

TALENTI La rassegna Talenti, a partire dal 26 marzo, all’Oratorio di San Filippo Neri di Bologna, presenta alcuni giovani emergenti, vincitori di concorsi e allievi di rinomati maestri. Il Trio Kanon affina la sua arte interpretativa con il Trio di Parma e con l’Atos Trio; il Quartetto Werther si è distinto in diversi concorsi e si perfeziona al Conservatorio di Parma con Pierpaolo Maurizzi; il violinista Indro Borreani, allievo di Uto Ughi e Dejan Bogdanovich, suona in duo con la pianista Ginevra Costantini Negri, enfant prodige che a dieci anni si è esibita alla Carnegie Hall di New York; il pianista Gabriele Strata, allievo di Riccardo Zadra e Roberto Prosseda, è il vincitore del Premio Venezia, uno dei più ambiti concorsi pianistici nazionali. Come ogni anno il vincitore del “Premio del Pubblico”, assegnato al miglior interprete della rassegna Talenti, tornerà ad esibirsi per il festival in autunno (12 novembre).
IL NUOVO L’ANTICO «Apologia del Quartetto. Dalle avanguardie storiche ai giorni nostri» e «Bach versus Händel. Due vite parallele», sono i progetti in cui si articola la rassegna Il Nuovo l’Antico a partire dal 18 settembre, negli spazi dell’Oratorio di San Filippo Neri.
APOLOGIA DEL QUARTETTO. Cinque concerti attraverso la letteratura per quartetto d’archi del Novecento e dei nostri anni. A partire da mercoledì 18 settembre si ascolteranno il Quartetto Noûs, il Quartetto Guadagnini, il Quartetto Jean Paul, il Quartetto Lyskamm e Mdi Ensemble, in programmi espressamente preparati per Bologna Festival. Webern, Berg, Bartók, Janáček, Šostakovič, Hindemith, Dutilleux, Ferneyhough, Cage, Carter, Crumb, Kurtág, Ligeti, Lachenmann, Holliger, Gubaidulina, Malipiero, Donatoni, Gervasoni, Vacchi, Stroppa. «I maggiori compositori delle avanguardie storiche e del nostro tempo hanno trovato nel quartetto d’archi il loro ideale laboratorio sperimentale – precisa il direttore artistico Mario Messinis – persino nell’età del predominio tecnologico le opere per questo complesso hanno continuato a mantenere un forte legame con il passato». BACH versus HÄNDEL. Nei quattro concerti, pensati in connessione con l’esecuzione del Solomon di Händel, si propongono pagine vocali e strumentali dei due massimi compositori dell’epoca barocca, nati entrambi nel cuore della Germania luterana a distanza di appena un mese. Bach ed Händel tuttavia non si incontrarono mai: carriere e stili di vita diversissimi ma entrambi maestri nella scrittura del contrappunto e nei generi della cantata, della sonata, del concerto e dell’oratorio. Ensemble e solisti invitati per questo ciclo di concerti sono tutti specializzati nelle prassi esecutive antiche, dalla Venexiana al soprano Roberta Invernizzi, dall’ensemble La Risonanza all’Arsenale Sonoro, il gambista Patxi Montero, la violoncellista Elinor Frey e la clavicembalista Paola Poncet.


20 marzo 2019 - 12 novembre 2019
Teatro Manzoni - Oratorio San Filippo Neri, Bologna - BO - Italia
Dati ente organizzatore
INDIRIZZO: via delle Lame 58 - 40122 - Bologna - BO - Italia
TELEFONO: +39 051 6493397;; +39 051 6493245
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