Un progetto di Emilia Romagna Festival in collaborazione con Il Teatro Ebe Stignani di Imola
John Malkovich’s Inferno. Per i settecento anni dalla morte del Sommo Poeta, un’emozionante discesa negli inferi danteschi apre la XXI edizione di Emilia Romagna Festival. Con John Malkovich, voce recitante Massimo Mercelli, flauto Gabriel Prokofiev, electronics, I Solisti Aquilani. Musiche originali di Gabriel Prokofiev. Testo di Dante Alighieri. Drammaturgia di Elena Bucci. Traduzione di Henry Wadsworth Longfellow

PRIMA ASSOLUTA fine giugno 2021 – IMOLA (BO)

Per la letteratura italiana e mondiale, il 2021 è un anno importante. L'anno in cui si celebrano i settecento anni dalla morte di Dante, padre della lingua italiana e simbolo dell'Italia nel mondo, i cui versi, scoccati come frecce nel quattordicesimo secolo, sono ancora oggi capaci di cogliere il carattere più profondo dell'individuo contemporaneo, le radici tenaci e oscure della cultura occidentale. Emilia Romagna Festival si unisce alle celebrazioni del settecentesimo anniversario della morte del Sommo Poeta, dedicando l'apertura della sua XXI edizione al grande genio medievale con John Malkovich’s Inferno, un progetto che convoca istinto d’attore, musica contemporanea e traduzione dei versi in un orizzonte globale. Massimo Mercelli, flautista di fama e direttore artistico del festival dall’intuito instancabile, invita all’Inferno un attore noto per essere un temerario nei labirinti umani, John Malkovich, con la complicità del prestigioso ensemble da camera de I Solisti Aquilani e del poliedrico Gabriel Prokofiev, nipote del noto Sergei, per la composizione delle musiche. Lo spettacolo debutterà in prima assoluta a Imola, a fine giugno 2021, in collaborazione con il Teatro Ebe Stignani e il Comune di Imola. Consapevole dell’inestimabile valore di Dante e della sua attualità in un momento estremo come la Pandemia in atto, che ancora una volta mette l’Umanità di fronte a sé stessa come nell’opera-mondo della Commedia, John Malkovich proporrà un’interpretazione in chiave contemporanea delle intramontabili terzine dell’Inferno dantesco, restituendo sensazioni ed atmosfere del viaggio di Dante, lo stesso viaggio che ogni essere umano fa, in modo diverso e unico, simbolo di ogni uomo alla ricerca di sé stesso. Il grande attore americano con la sua potente affabulazione e con grande senso drammaturgico si inabisserà nei gironi infernali per incontrare personaggi eternamente vivi, come Paolo e Francesca, Pier della Vigna, Ulisse, il Conte Ugolino e tanti altri, ciascuno custode del proprio messaggio per il mondo di oggi. Creato per un palcoscenico internazionale, questo attraversamento dell’Inferno sarà proposto in inglese con proiezioni del testo in italiano, nel solco della lunga relazione fra la lingua dantesca e la lingua inglese nel corso dei secoli, in un lavoro minuzioso sulla parola e il carattere universale dell’opera. È un fatto incontestabile che in nessun’altra lingua Dante sia stato così tradotto e studiato. Un lungo itinerario, da Geoffrey Chaucer, che fece dei grandi trecentisti italiani i suoi esemplari autori, a T. S. Eliot che, con Ezra Pound, ha rilanciato in pieno Novecento, Dante e dantismo come valori sempre attuali. La traduzione delle terzine dantesche sarà quella di Henry Wadsworth Longfellow il letterato e poeta americano che nel 1867 completò la traduzione in lingua inglese della Divina Commedia; mentre la drammaturgia sarà a cura dell'attrice, autrice e regista teatrale Elena Bucci. La musica è il Virgilio di questo affascinante viaggio, che per l'occasione sarà affidata a un compositore contemporaneo influenzato da diversi generi e dalle atmosfere londinesi, Gabriel Prokofiev. Nipote di Sergej Prokofiev, autore di partiture d'ispirazione classica e nello stesso tempo DJ e producer di hip-hop, grime e musica elettronica, Prokofiev ha lavorato nei più disparati ambiti, dalla musica sinfonica alle colonne sonore per film e alla dance, fino all’Opera. La musica avrà quindi il compito di completare la relazione fra la voce di Malkovich, il flauto di Mercelli, finissimo flautista molto amato da grandi autori contemporanei che hanno composto brani per lui (Sofia Gubaidulina, Michael Nyman, Philip Glass, Ennio Morricone), e i suoni de I Solisti Aquilani, rinomato gruppo composto da strumentisti di fama internazionale, ognuno in grado di sostenere parti solistiche di alto livello. Nato da un’idea di Massimo Mercelli, il progetto è realizzato grazie alla collaborazione di Emilia Romagna Festival con la Swiss Art Global Management e la Only Stage, aziende leader nella gestione e promozione di artisti e orchestre a livello internazionale, e si avvarrà dei contributi di altre istituzioni ed enti del territorio.

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