A dicembre 2018 verrà organizzata, in collaborazione con il Teatro La Fenice di Venezia, una tavola rotonda sulla genesi del Mefistofele. In questa occasione, l’Orchestra del Teatro La Fenice eseguirà il prologo della celebre opera boitiana. Il Comitato Nazionale, il cui primo appuntamento pubblico avrà luogo sabato 9 giugno con una giornata di studi presso il Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma, è presieduto da Emilio Sala (Università degli Studi di Milano) e composto da Maria Ida Biggi (Fondazione Giorgio Cini, Università Ca' Foscari di Venezia), Marco Capra (Università degli Studi di Parma), Riccardo Ceni (Conservatorio "Arrigo Boito" di Parma), Emanuele d'Angelo (Accademia di Belle Arti di Bari), Andrea Erri (Teatro La Fenice di Venezia), Gianluigi Giacomoni (Fondazione Arturo Toscanini), Michele Girardi (Università Ca' Foscari di Venezia), Adriana Guarnieri (Università Ca' Foscari di Venezia), Pierluigi Ledda (Archivio Storico Ricordi), Anelide Nascimbene (Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Milano), Alessandra Carlotta Pellegrini (Istituto Nazionale di Studi Verdiani), Mercedes Viale Ferrero (studiosa e storica del melodramma), Mariella Zanni (Comune di Parma – Casa della Musica). Arrigo Boito. Nato a Padova il 24 febbraio 1842, si forma a Venezia e successivamente a Milano, dove frequenta il Conservatorio. Con l’amico Franco Faccio perfeziona gli studi a Parigi e incontra, tra gli altri, Berlioz, Gounod, Auber, Rossini e Verdi. Successivamente si avvicina al movimento artistico della Scapigliatura e partecipa alla vita mondana dei salotti milanesi, diventando amico di autori quali Praga, Verga e Giacosa, con il quale stabilisce un vero e proprio sodalizio artistico. Compositore e letterato, Boito è autore di numerose novelle, poesie, traduzioni, saggi critici e partiture. Uno dei capolavori del teatro musicale di quest’epoca, Mefistofele, di cui Boito scrive sia la musica che il libretto, è una pietra miliare del repertorio operistico italiano ottocentesco, parte fondamentale di una riflessione sul mito di Faust in età romantica. Di grande importanza è, inoltre, l’opera Nerone, rimasta incompiuta e portata in scena da Arturo Toscanini dopo la morte dell’autore. Tra i principali lavori da librettista, si ricordano i testi di Otello e Falstaff per Giuseppe Verdi, Amleto per Franco Faccio, Ero e Leandro per Giovanni Bottesini e Luigi Mancinelli. Drammaturgo e proto-regista per Eleonora Duse, Boito traduce per l’attrice i testi shakespeariani di Antonio e Cleopatra, Giulietta e Romeo e Macbeth. I primi esperimenti registici di Boito lo portano, inoltre, a curare la messa in scena delle prime verdiane di Otello e Falstaff. Informazioni: Fondazione Giorgio Cini onlus Istituto per il Teatro e Melodramma tel.+39 041 2710236 fax +39 041 2710215 teatromelodramma@cini.it Informazioni per la stampa: Fondazione Giorgio Cini onlus Ufficio Stampa tel. +39 041 2710280 stampa@cini.it www.cini.it/press-release
da martedì 13 novembre 2018 a giovedì 15 novembre 2018
|